(ANSA) - ROMA, 11 OTT - Antonio Urso è stato rieletto
presidente del Federazione Pesistica. Il nisseno, unico
candidato alla carica presidenziale, necessitava del 55% delle
preferenze ma ha ricevuto la fiducia del 92.
"Affrontiamo un quadriennio con tante incognite quindi - le sue
prime parole dopo la rielezione - grazie, perché vi ho chiesto
una fiducia al buio e perché sento che questa fiducia mi viene
data non solo per il mio ruolo ma anche per la mia persona.
Spero che questa Federazione possa fare quei progetti ora
determinanti per attraversare questo momento di importanti
cambiamenti culturali, sociali, organizzativi di questa Nazione.
Credo che oggi l'unico processo sociale-educativo su cui
possiamo contare sia lo sport, quindi abbiamo anche delle
responsabilità per il futuro dei giovani e della società.
Dobbiamo dare ai giovani la possibilità di vedere qualcosa oltre
al traguardo".
"Questo è il mio ultimo mandato. Lo affronto - ha detto Urso -
ancora con l'energia e la motivazione con cui ho cominciato ma è
giusto che altri continuino a gestire questa Federazione,
facendo quello di cui c'è bisogno. Credo che ognuno di noi possa
fare delle cose importanti in un determinato periodo storico e
chi tra quattro anni mi sostituirà, lo invito sin da adesso a
non fare nulla di quello che ho fatto io. Questo perché tra
quattro anni ci sarà una nuova società, una nuova cultura, una
nuova organizzazione sportiva, quindi andrà fatto altro. È folle
pensare che quello che abbiamo fatto finora possa funzionare tra
4 o 8 anni. Scelgo di chiudere perché è giusto che qualcuno
prenda le redini della FIPE pensandola in altra maniera. Credo -
ha concluso il presidente Fipe - che occorra avere la capacità e
il coraggio di andare via quando le cose vanno bene. Bisogna
pensare che questa Federazione, che tra due anni festeggerà 120
anni di vita, possa festeggiarne altri 120, forse con una storia
ancora più importante di quella di oggi". (ANSA).
Pesi: Urso rieletto presidente Fipe con il 92% dei voti
In carica dal 2005, all'ultimo mandato 'ora tante incognite'