(ANSA) - NIAMEY, 21 APR - Sembra essersi risolto il caso di
Aminatou Seyni, atleta 'Intersex', ovvero con "disordini nello
sviluppo sessuale" e quindi elevati livelli di produzione
endogena di testosterone, la cui presenza nelle gare femminili
di atletica dei Giochi di Tokyo era in dubbio per via
dell'interpretazione delle regole.
Il suo caso è simile a quello di Caster Semenya, mezzofondista
sudafricana con fattezze simili a Seyni, anche lei 'Intersex' e
due volte oro olimpico (Londra e Rio) negli 800 .
I 400 metri sono la gara preferita di Aminatou Seyni, ma per
Tokyo aveva deciso di puntare sui 200, gara per prendere parte
alla quale non deve sottostare alle regole di 'World Athletics'
sull' iper androginia. Poi anche questo era stato messo in
dubbio nelle scorse settimane fino al chiarimento di queste ore.
"Potrà fare i 200 a Tokyo, contrariamente a quanto
un'interpretazione errata delle norme aveva fatto credere - ha
detto il presidente della federatletica del Niger, Alio Oumarou
-. Abbiamo ritrovato una nota dell'ente internazionale, e c'è
scritto che non può fare i 400 ma i 100 e 200 sì. Quindi, fino a
prtova contraria, sarà in pista a Tokyo, e sono false le voci di
un 'bando' nei suoi confronti". (ANSA).
Tokyo: atleta Intersex Niger potrà gareggiare nei 200 donne
Caso Aminatou Seyni, c'era stata interpretazione errata regole