(ANSA) - MODENA, 02 AGO - "Gli ori di Tamberi e Jacobs? Hanno
scritto una pagina di storia che cambierà l'atletica italiana.
Vittorie così danno credibilità, danno modo di crederci di più
per ottenere grandi risultati".
"Mi chiamavano il keniano bianco perché ero l'unico che
riusciva a stare dietro a quegli atleti fortissimi. Ricordo
ancora - aggiunge Lambruschini - che prima della partenza su un
display fecero vedere le ultime due olimpiadi e quindi anche i
miei quarti posti. Mi era venuta un po' di ansia da prestazione
per questo, ma ero anche molto concentrato e in forma". L'ex
siepista si è poi soffermato su che cosa significhi per un
atleta cambiare vita dopo le competizioni: "Ho vissuto sempre in
giro per il mondo a contatto di realtà e culture diverse, quando
questo viene a mancare soffri, fare qualcosa di diverso è
difficile ma necessario", conclude Lambruschini. (ANSA).
Tokyo: Lambruschini 25 anni dopo, 'grandi Jacobs e Tamberi'
L'ex siepista bronzo ad Atlanta '96 ora è in Polizia a Modena