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Tokyo: vela; Tita-Banti, premiata 'intesa di coppia'

'Ci aspettano altre sfide da affrontare ancora insieme'

Redazione Ansa

(ANSA) - FIUMICINO-ISOLA SACRA, 06 AGO - Definita la coppia d'oro della vela, dopo il trionfo alle Olimpiadi di Tokyo nella classe mista Nacra 17, Ruggero Tita e Caterina Banti, al rientro questa sera all'aeroporto di Fiumicino dal Giappone, contenti per la medaglia vinta nella classe mista Nacra 17 e per aver riportato così dopo 21 anni (Sydney 2000, Sensini oro nella Classe mistral) l'Italia della vela sul gradino più alto del podio olimpico, hanno parlato della loro "intesa di coppia" come equipaggio che dura ormai da 5 anni, guardando anche al futuro e alle altre sfide che li attendono da affrontare insieme. "E' una grande soddisfazione per noi aver vinto l'oro e penso anche per tutti coloro i quali ci hanno dato un grandissimo supporto e, in particolare - ha detto Tita - le Fiamme Gialle, il mio gruppo sportivo senza il quale penso che non sarebbe stato possibile realizzare questo sogno". I due azzurri hanno quindi detto di come l'intesa di coppia sia stata la chiave del loro successo ma non solo. "Il comune obiettivo - ha detto Banti - e la volontà di dedicarsi al massimo, hanno senz'altro giocato un ruolo importante, così come è ugualmente importante essere sincronizzati nei movimenti quando si è a bordo così come comunicare tra noi:è fondamentale". Tita, appassionato di sport estremi, ha quindi parlato dell'adrenalina che gli hanno dato le Olimpiadi. "Sicuramente non è paragonabile a quella del volo e degli altri sport estremi ma c'è. Diciamo che il mio allenamento non prevede soltanto la vela ma anche tante altre cose che ti preparano poi indirettamente ad affrontare situazioni particolarmente scomode". Tornando poi alla scelta fatta di preferire le Olimpiadi alla Coppa America, Tita ha detto che "sembra facile, adesso, dire che la scelta che ho fatto è stata quella giusta. Sul momento è stata una scelta molto difficile ma non ho mai avuto rimpianti". "Meno male che ha deciso così - ha detto Caterina - Se avesse deciso diversamente, dal mio punto di vista sarebbe stato comunque scorretto anche perché avevamo cominciato un progetto. Certo, per Ruggero, partecipare alla Coppa America sarebbe stata una grande opportunità per lui, ma era giusto finire un percorso cominciato insieme. Ora ci attendono altre sfide". (ANSA).
   

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