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Boxe: Irma Testa prima dal Papa, poi allena i bambini

Due giorni intensi per medagliata Tokyo. 'Rivedo me stessa'

Redazione Ansa

Due giornate speciali e solidali per l'azzurra Irma Testa che da Torre Annunziata è arrivata a Roma per un tour di emozioni e sinergie che è iniziato nell'Auletta Paolo VI, dove la prima pugile donna italiana che ha partecipato ai Giochi, a Rio, e che poi, a Tokyo, ha conquistato una medaglia olimpica ha incontrato Papa Francesco, in occasione dell'udienza privata con i partecipanti alla 29/a edizione del Concerto di Natale in Vaticano, prodotto da Prime Time Promotions e promosso dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica, a sostegno di Missioni Don Bosco, con focus sul Libano, e della Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes, Social Partner della Federazione Pugilistica Italiana, di cui Irma è Ambassador per il progetto "Scholas Cittadinanza", dedicato al contrasto della povertà educativa ad Haiti.

Accompagnata dal Coordinatore Sport per l'Italia di Scholas Mario Del Verme, Irma ha stretto la mano a Papa Francesco, in gioventù amante del pugilato. Dalla divisa di gara all'abito scuro per portare sul palco un messaggio di solidarietà a favore di tutti quei bambini haitiani che, come lei, provengono da un contesto difficile e, per giunta, devastato non solo dalla criminalità ma anche da calamità naturali. Irma lo testimonia: "non bisogna mai mollare, credere nei propri sogni e trovare il coraggio di affrontare anche la paura di essere sbagliati". Un messaggio di speranza che l'atleta delle Fiamme Oro ha portato ai tanti bambini e ragazzi che hanno preso parte all'evento organizzato da Sport Senza Frontiere Onlus, Social Partner della Fpi, per il progetto solidale ed educativo "Un Sorriso per lo Sport", sostenuto da Amazon. 
   

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