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Rugby: Crowley, 'Oggi tanti lati positivi, meno in difesa'

6 Nazioni: Lamaro, 'Serviva gara come negli ultimi 20' finali'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 12 MAR - "Ci sono tanti aspetti positivi oggi, abbiamo visto che anche i giovani hanno preso decisioni importanti e impareremo da questo. Abbiamo visto del gioco, anche in prospettiva d'attacco. L'area che ci ha delusi di più è la difesa, perché eravamo andasti meglio in altre partite".
    Lo dice il coach della Nazionale italiana di rugby Kieran Crowley in conferenza stampa dopo la sconfitta degli azzurri nel match del 6 Nazioni perso 22-33 all'Olimpico contro la Scozia.
    Merito dell'esordiente Ange Capuozzo, autore delle ultime due mete, se gli azzurri sono riusciti a mettere pressione e avvicinarsi nel finale agli scozzesi: "Ha giocato benissimo - sottolinea il ct azzurro -: è stato bello vederlo segnare due mete, ma inizialmente ha mancato un placcaggio e ha fatto altri due errori. Però è stato bello vederlo riprendersi da quegli errori dimostrando resilienza. Non si è buttato giù, si è rimesso in piedi ed è quello che chiedo da un giocatore come lui. Questo aggiunge altra pressione per le selezioni della settimana prossima".
    Momento decisivo per il successo della Scozia, la seconda meta realizzata da Harris dopo un intercetto su Braley: "Quando sei nei 22 avversari e poi prendi meta è un colpo duro - ammette il capitano Michele Lamaro - perché tra la possibile meta tua e quella subita sono 14 punti di differenza da una parte all'altra. È sempre difficile reagire dopo un colpo simile, ma lo abbiamo fatto, ci siamo rimessi sotto col punteggio con la meta di Braley, ma sicuramente non possiamo continuare a concedere mete così facili agli avversari".
    Positiva, per il capitano, la reazione negli ultimi 20': "Se fossimo entrati in partita come giocato negli ultimi 20 minuti, sarebbe stato diverso. Volevamo dimostrare di essere una squadra che attaccava bene, volevamo metterci una prima pietra. Gli ultimi 20 minuti hanno dimostrato che possiamo mettere in difficoltà l'avversario". (ANSA).
   

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