(ANSA) - ROMA, 27 MAG - "Le interlocuzioni con il
Dipartimento per lo sport non hanno prodotto risultati, che pure
avremmo voluto e sarebbero stati sacrosanti: questo ci
amareggia, siamo stanchi di non avere mai interlocuzione con un
ente che non ci rispetta". Il presidente del Coni Giovanni
Malagò, dopo la riunione della giunta, ha parlato a lungo dei
rapporti tra Comitato Olimpico e Dipartimento per lo sport.
Riguardo al problema delle delibere Coni, che il Dipartimento
boccia, Malagò ricorda "di quando abbiamo delegato il collegio
dei revisori del CONI, composto da super professionisti, i quali
ci si sono dedicati per quindici giorni per riscrivere la
delibera, ma alle 20.50 dell'ultimo giorno utile il Dipartimento
ce l'ha bocciata lo stesso...". Il numero uno dello sport
italiano parla chiaro: "Noi crediamo di essere non solo una
risorsa, ma un valore aggiunto, oltre che un pezzo dello Stato".
Il problema con il Dipartimento "non è tecnico, ma politico: non
era mai successo nella storia del Coni", prosegue Malagò, che
garantisce che col Governo i rapporti sono "eccezionali". Poi
continua: "Il Dipartimento è indifendibile, ma il tempo sarà
galantuomo: questo atteggiamento non porta pane".
Il discorso si sposta poi sul desiderio del Comitato Olimpico
di dar vita a una propria società in house per la gestione degli
immobili: "Sarebbe non solo un nostro diritto, ma la cosa più
ovvia del mondo. Prendo come esempio il palazzetto dello sport
dell'Acqua Acetosa: se ci fosse stata una società in house,
avremmo gestito la ristrutturazione dell'edificio senza
problemi", conclude Malagò. (ANSA).
Coni: Malagò "Dipartimento sport non ci rispetta, siamo stanchi"
'Tempo sarà galantuomo, il loro atteggiamento non porta pane'