L'Italia mette il turbo ai Mondiali indoor di atletica a Glasgow e conquista in un giorno ben tre medaglie che portano a quattro il bottino della spedizione azzurra. Non accadeva dal 1992.
Mattia Furlani argento nel salto in lungo, Lorenzo Simonelli e Zaynab Dosso rispettivamente argento nei 60 metri a ostacoli e bronzo nei 60 metri hanno firmato un'impresa sulla quale in pochi alla vigilia dei campionati iridati sarebbero stati pronti a scommettere. Tre medaglie pesanti che arrivano dalla velocità, firmate da atleti giovani e che fanno anche crescere le aspettative italiane in vista dei Giochi di Parigi di quest'estate.
Tre ragazzi gioiosi e sorridenti, avvolti nel tricolore e con la voglia di stupire ancora. Mattia Furlani, 19 anni, per gli amici Spider-man, ha piantato le sue ragnatele invisibili nel soffitto della Commonwealth Arena per raggiungere l'argento del salto in lungo, laureandosi in tal modo il più giovane medagliato di sempre nella specialità alla rassegna iridata al coperto. A Glasgow, l'azzurro è volato per 8 metri e 22 al primo tentativo, eguagliando la misura del fuoriclasse Miltiadis Tentoglou. L'oro è però andato al greco - campione di tutto: oro olimpico, mondiale ed europeo indoor e all'aperto - grazie al secondo miglior risultato: 8,19 contro 8,10. Bronzo al giamaicano Carey McLeod (8,21). "Incredibile, una medaglia di questo calibro è pazzesco" ha poi commentato Mattia. "Ho acquisito molta esperienza e stabilità mentale con le ultime gare di alto livello alle quali ho partecipato" ha aggiunto, per poi commuoversi fino alle lacrime nel ringraziare la mamma, Khadidiatou Seck (ex velocista di origini senegalesi), che è poi la sua allenatrice. Questo argento "l'ho sognato tanto, ma vale di più; raggiungerlo è un'altra cosa". La dedica va "a chiunque mi ha sostenuto lungo il mio percorso ed a me stesso per tutto quello che ho messo per arrivare qui. La strada è giusta, questo è solo l'inizio del viaggio".
Se quella di Mattia Furlani può apparire la medaglia conquistata da un predestinato (anche il padre è stato un atleta di livello ed anche i fratelli hanno un buon curriculum sportivo), l'argento di Lorenzo Simonelli sui 60 metri ostacoli è arrivato quasi a sorpresa. L'italiano aveva impressionato con delle ottime prestazioni, qualificandosi anche con il terzo tempo per la finale ma l'exploit di questa sera, con il nuovo record italiano, ha reso esplicito al mondo il suo talento. Simonelli ha chiuso con autorità alle spalle soltanto dell'esperto statunitense Grant Holloway. Dopo la gara, è riuscito a stento a contenere le lacrime davanti ai microfoni della Rai: "Non l'avrei mai detto. E' una medaglia assurda, non ci credo. Un conto è avere le carte per vincere, un'altra è sapersele giocare", ha detto mentre ringraziava la famiglia e lo staff che lo segue.
Altrettanto emozionante, se non di più per la tenacia con cui è stato conquistato, è il bronzo di Zaynab Dosso. L'azzurra, la prima italiana a qualificarsi per una finale nei 60 metri, ha sorpreso le titolate avversarie a Glasgow con una gara perfetta. "La medaglia è pazzesca. Domani lo realizzerò ma ora non voglio più togliermi questa bandiera di dosso". Avvolta nella bandiera tricolore e con un sorriso che irradiava gioia, Zaynab ha commentato la sua vittoria. Un ringraziamento agli allenatori e alla famiglia. "Dopo che ho visto Lorenzo ho detto che anche io dovevo portarmi qualcosa a casa altrimenti mi avrebbe preso in giro per mesi (i due atleti si allenano insieme, ndr). Due anni fa ho perso la qualificazione per la finale per due centesimi. Questa è un'Italia che sogna in grande. Ora si mettono sul tavolo delle carte pesanti. Quando arriva il momento in cui raccogli il frutto del tuo lavoro, resti senza parole".
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