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Pugilato: Mangiacapre,dalla strada ai Giochi battendo il crimine

Un libro racconta la sua storia, 'la boxe mi ha salvato la vita'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 LUG - "La boxe mi ha salvato la vita, togliendomi dalla strada e dandomi una seconda possibilità": una consapevolezza che la medaglia di bronzo europea, mondiale, e olimpica a Londra 2012, Vincenzo Mangiacapre ha acquisito affrontando a viso aperto la vita, fin da piccolo, a Marcianise, con forte pressione da parte della criminalità organizzata.
    "Sono caduto e mi sono rialzato più forte di prima", è la metafora della boxe raccontata da 'Matrix', il soprannome datogli da Patrizio Oliva per la sua precisione e velocità. E Mangiacapre lo spiega nel libro "Senza Guardia- dalla strada alle Olimpiadi con la vita in pugno", che ha scritto insieme al giornalista Andrea Mercurio, con prefazione del due volte argento olimpico, e campione del mondo 2007 e 2013 Clemente Russo.
    Un messaggio di forza e speranza accolto dal Vice Presidente della Camera dei Deputati, l'On. Sergio Costa, promotore della presentazione del libro svoltasi a Roma, alla quale era presente anche la vicepresidente del Coni, Silvia Salis. "Sono un grande appassionato del pugilato - dice Costa - e quindi dell'arte di misurarsi con se stessi e con l'avversario. Da Comandante Regionale della Forestale in Campania ho costituito la sezione di pugilato proprio a Marcianise, per dare un'opportunità a chi non ne aveva. Vincenzo l'ha colta e, come lui stesso ha scritto, quando ha iniziato il percorso inopportuno ha avuto in cambio uno step di fiducia. Ora, con questo esempio, lanciamo un segnale forte dalla Camera dei Deputati".
    Così Vincenzo, che ora diventerà responsabile del settore giovanile delle Fiamme Azzurre, ha sfidato la criminalità per alzare il braccio della giustizia, rendendo orgoglioso il capo del DAP Giovanni Russo: "ho divorato il suo libro in una notte - rivela -, come se fosse una sceneggiatura. Con lo scandire del tempo, regolato tramite round, Vincenzo parla di una lotta all'emancipazione, di una scelta tra la delinquenza, che avvelena la nostra bellissima terra, e l'autorità. Ha scelto di essere un campione". Fino al punto, viene da aggiungere, da mettere al collo, il 10 agosto del 2012, la medaglia di bronzo olimpica. All'epoca il presidente della federboxe era Franco Falcinelli, oggi presidente onorario e direttore del Centro Federale e del Museo Nazionale di Assisi. "Vincenzo nel suo libro ha descritto tutto ciò che il pugilato rappresenta - le parole di Falcinelli -: redenzione, tecnica, concentrazione, morale. Il pugilato è uno degli sport più duri che riescono ad interiorizzare le regole. Ci ha dato una lezione importante sulla differenza tra pugni e cazzotti, tra gesto nobile e violenza". Motivo per cui Mangiacapre è diventato anche 'Ambassador' della Fpi, attivo in progetti sociali e formativi come "Boxando s'Impara", incentrato sul Pugilato Educativo Scolastico, a cura del segretario generale Fpi Alberto Tappa.
    (ANSA).
   

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