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Mahuchikh: 'Kiev bombardata, il mio record senza gioia'

Ucraina primatista dell'alto posta una foto dell'ospedale pediatrico colpito

Redazione Ansa

Di fronte agli orrori della guerra non si può rimanere indifferenti, non si può far finta di nulla. E' quello che Yaroslava Mahuchikh, nuova stella del salto in alto, ha ricordato a tutti.

Domenica con un salto di 2,10 ha battuto il record mondiale della sua specialità, un primato che resisteva da 37 anni. Da una ragazza di 22 anni che, come tutti i giovani della sua generazione, rilancia la propria vita sui social c'era da attendersi un post con il trionfo sportivo. La Mahuchikh ha, invece, postato le immagini della sua Ucraina e del bombardamento dell'ospedale infantile di Kiev.

"Nessun record mi può dare gioia mentre la Russia attacca il mio Paese, ogni giorno, mentre uccide i nostri soldati e prende le vite di bambini e genitori", ha scritto questa giovanissima atleta con i lineamenti ancora da adolescente ma un carattere più duro, sicuramente forgiato dalla sofferenza per la guerra.

 

 

"Russia terrorista. Di quali altre prove c'è bisogno? L'Ucraina ha bisogno di aiuto per vincere questa guerra e proteggere il mondo dalle conseguenze", ha aggiunto la campionessa di Dnipro. D'altronde, prima ancora della notorietà legata al primato del mondo (ma era già campionessa del mondo e oro olimpico a Tokyo), la Mahuchikh ha sempre avuto un atteggiamento fermo sulla guerra nel Donbass. "Il 24 febbraio 2022 siamo cambiati per sempre. Ogni giorno il mio paese lotta per la verità, l'onestà, la libertà, l'indipendenza, per la sua esistenza", scriveva per ricordare il giorno in cui i primi carrarmati russi superavano la frontiera nel sud e nell'est del paese e lei lasciava la propria città per mettersi al sicuro. Una convinzione che si è sempre più rafforzata. Ad aprile di quest'anno ha raggiunto la scuola dove ha mosso i primi passi da atleta, a Dnipro, distrutta dai missili di Mosca: "I terroristi russi lanciano missili dove vivono bambini, donne e anziani. Se l'Ucraina perde questa guerra, il mondo perderà", scriveva. Tra qualche settimana lei - che entrata nella storia dello sport superando il 2,09 stabilito 37 anni fa da Stefka Kostadinova a Roma nel 1987 - sarà protagonista alle Olimpiadi di Parigi. In pista porterà la sofferenza e l'orgoglio degli ucraini. Domenica dopo il record ha gioito così: "Ho firmato per l'Ucraina la storia dell'atletica mondiale". A Parigi non vorrà essere da meno.

   

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