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Parigi 24: diversità e festa condivisa, sarà cerimonia per tutti

A 7 giorni dal via parla il direttore artistico, via i cliché

Redazione Ansa

(ANSA) - PARIGI, 19 LUG - Una cerimonia di apertura all'insegna della ''diversità'', per una "festa che sia condivisa dal maggior numero di persone". A una settimana dal via dei Giochi olimpici di Parigi, Thomas Jolly, direttore artistico delle Olimpiadi, svela il motivo conduttore della cerimonia inaugurale del prossimo 26 luglio, parlando all'agenzia France Presse, mentre comincia il conto alla rovescia della XXXIII/a Olimpiade, a cento anni esatti dalla precedente edizione parigina. I quattro autori della cerimonia di apertura, tra cui la scrittrice franco-marocchina, Leila Slimani e lo storico Patrick Boucheron, promettono ''il contrario di una storia virile, eroicizzata'', in uno spettacolo che intende sfatare con ironia una serie di ''clichés'', superando i ''valori filosofici tradizionali che la Francia esibisce volentieri, a volte, con un po' troppa protervia'', sostengono gli autori ma non mancano le critiche.
    Il quotidiano Le Figaro, si interroga, ad esempio su una ''cerimonia di apertura che vuole celebrare tutto...tranne la Francia?". Rilievi che Jolly liquida con poche parole. ''La diversità è universale'', taglia corto la mente artistica della cerimonia inaugurale, secondo cui l'obiettivo è ''offrire una festa che sia condivisa dal numero più grande possibile di persone''. In questa moltitudine, c'è una diversità che trovo molto ricca'', insiste Jolly, più che mai convinto che ''siamo tanti a voler vivere insieme in questa diversità, in questa alterità. Ma siamo meno rumorosi". La cerimonia di apertura prevista lungo il fiume Senna che bagna Parigi, una prima nella storia dei Giochi Olimpici, dovrebbe durare circa 3h45. Oltre cento i leader mondiali attesi sul posto per lo spettacolo in mondovisione. (ANSA).
   

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