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Ricerca, assumere carboidrati riduce l'infiammazione post sport

Studio Equipe Enervit presentato all'Healthy Lifespan a Milano

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 05 OTT - L'assunzione di maltodestrine e fruttosio prima, durante e subito dopo una corsa o un'attività fisica a intensità moderata-alta, è in grado di ridurre significativamente l'infiammazione post-esercizio. Lo dimostra una ricerca condotta dall'Equipe Enervit, recentemente pubblicata sulla rivista scientifica Nutrients, che esplora l'impatto dell'integrazione di maltodestrine e fruttosio 2:1 sulla modulazione dei biomarcatori infiammatori e del profilo lipidomico negli atleti di endurance, presentata durante il il quinto Congresso Internazionale 'Healthy Lifespan - Positive nutrition, antiinflammation diet, physical activity and sport' organizzato dalla Fondazione Paolo Sorbini, e promosso da Enervit e Technogym, a Palazzo Mezzanotte a Milano.
    La ricerca ha coinvolto 29 maratoneti esperti che sono stati sottoposti a due sessioni di corsa su strada da 15 km ad una intensità moderata-alta, al 90% della velocità aerobica massima.
    Durante la prima sessione metà dei corridori ha assunto una miscela di maltodestrine e fruttosio, l'altra ha ricevuto un placebo, mentre durante la seconda sessione coloro che avevano ricevuto la miscela hanno ricevuto il placebo e viceversa.
    I risultati hanno mostrato una significativa riduzione dei livelli infiammatori negli atleti che hanno assunto la miscela di carboidrati. In particolare, si è osservato un calo dei globuli bianchi, dei neutrofili e dell'interleuchina-6 (IL-6) nelle prime ore successive all'esercizio.
    Inoltre, i livelli di cortisolo, un indicatore di stress fisico, sono risultati più bassi rispetto al gruppo placebo, suggerendo un miglior recupero a breve termine. "I nostri risultati dimostrano chiaramente che l'integrazione con maltodestrine e fruttosio in rapporto 2:1 può modulare in modo significativo l'infiammazione post-esercizio. Questo è un aspetto che potrebbe essere cruciale per gli atleti di endurance, che si confrontano costantemente con allenamenti intensi e frequenti. Questi risultati aprono nuove strade per l'ottimizzazione delle strategie di recupero e rappresentano un grande passo avanti nel campo della nutrizione sportiva" ha commentato Stefano Righetti, Medico chirurgo presso la Fondazione IRCCS S. Gerardo di Monza. (ANSA).
   

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