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'Napoli insicura', 'Milano giungla', gli allarmi di Jesus e Bartolini

Al calciatore provano a rubare l'auto, il ginnasta aggredito

Redazione Ansa

 "Napoli insicura", "Milano una giungla". Divisi da 760 km, uniti da episodi ormai di ordinaria criminalità, Juan Jesus da una parte e l'azzurro campione del mondo della ginnastica Nicola Bartolini lanciano l'allarme.

Il calciatore brasiliano ha denunciato pubblicamente il tentativo di furto della sua auto subito nella notte a Posillipo.

Il ginnasta, cagliaritano ma meneghino d'adozione, un'aggressione per rapina. "Solo sapere che questi delinquenti sanno dove vivo non mi porta serenità, purtroppo in una città cosi bella non sentirò mai più al sicuro" lo sfogo del difensore della squadra di Conte.

Protagonista, suo malgrado, di un episodio che è solo l'ultimo dei tanti - anche molto più gravi - capitati ad altri calciatori. Sempre a Napoli era successo ad Allen nel 2019, con i ladri entrati nella villa di notte. Rapina anche per Lorenzo Insigne in pieno centro nel capoluogo partenopeo, Choc per Marek Hamsik: lo slovacco ex capitano del Napoli vicino al San Paolo era stato derubato di orologio e denaro minacciato con la pistola.

Ma anche Milano in questi anni è stata teatro di atti criminali ai danni di sportivi: rapina in villa per Clarence Seedorf nell'hinterland milanese nel 2005, derubato di orologio e altri preziosi Maurto Icardi, allora campione dell'Inter, e ancora brutta avventura per il milanista Samu Castillejo, che si è visto puntare la pistola in faccia dai ladri.

"Sicurezza zero, dopo quasi un mese pedinato oggi hanno provato a portare via la macchina. Che brutta sensazione, mi fate vomitare - ha scritto Juan Jesus. So che i beni materiali sono secondari, ma sapere che un estraneo ha violato una cosa mia personale mi fa veramente schifo!".

 

Dura la denuncia anche di Bartolini, che riporta in primo piano il tema della sicurezza nelle grandi città. "Sono stato aggredito sotto casa mentre portavo fuori il cane - scrive l'azzurro medaglia d'oro nel corpo libero ai Mondiali di Kitakyushu del 2021 - per rapinarmi del telefono. Per sua sfortuna anziché portami via il cellulare ha preso solo tantissimi pugni in faccia". Bernoccolo in fronte e escoriazioni sulle mani, Bartolini ha rincarato la dose: "Non c'è sicurezza in questa giungla di città, ne succedono di tutti i colori ogni giorno. Non so come sarebbe andata a finire se fosse successo a una signora o una ragazza, mi ritengo fortunato ad aver preso solo un pugno in fronte ma sicuramente è stato più sfortunato il mio aggressore".
   

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