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Abodi 'modello Caivano riproducibile, dimostriamo che Stato c'è'

Il ministro, lavoriamo perché tricolore riprenda suo spazio"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 NOV - "Il modello Caivano si può riprodurre nello spirito della risposta, nell'approccio metodologico; era un cumulo di macerie e siamo riusciti, in otto mesi, a fare tutto quello che abbiamo fatto. E' stata Meloni a fare un cambio di passo, a passare dallo sdegno all'impegno coinvolgendo tutti noi. E' una fabbrica che non chiude mai. Dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione affinché il tricolore riprenda il suo spazio in un luogo abbandonato, dove la gente ricominci a pensare che non c'è l'antistato ma che esiste lo Stato". Così Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i giovani, durante l'evento "Prima le idee, ritorno al futuro" promosso dal gruppo alla Camera dei deputati di Fratelli d'Italia ad Andria (, parlando di Caivano e della necessità della presenza delle istituzioni nelle periferie.
    Il ministro, poi, sottolinea come a Caivano "abbiamo avvertito un contesto sociale che si era arreso, che stava vivendo una normalizzazione che normale non è. Noi, con le azioni di Governo concrete, cerchiamo di mettere risorse e di sensibilizzare con bandi. I cento milioni a disposizione degli oratori vanno in quella direzione così come tanti altri progetti. Abbiamo cercato di ripristinare le condizioni minime e se oggi 1.200 bambini e adolescenti animano quel luogo vuol dire che la strada intrapresa è quella giusta", prosegue.
    Infine, ricordando la storia di Graziella Mansi, la bambina di 8 anni uccisa nel 2000, Abodi parlando sottolinea come "dobbiamo fare in modo che anche le norme dello Stato facciano in modo di far scontare la pena, anche per rispetto alle vittime. Non si può fare uno sconto a chi ha ucciso, bruciandola, una bambina di otto anni. Non bisogna voltarsi dall'altra parte e limitarsi a parole di circostanza", conclude.
    (ANSA).
   

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