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Malagò: 'Do 8 al 2024 azzurro, il migliore di sempre'

N.1 Coni: 'Goggia? Aggettivi per lei sono finiti'

Giovanni Malago, presidente del Coni

Redazione Ansa

Lo sport italiano celebra il suo anno più bello. Un 2024, quello vissuto dall'Italia, che è stato omaggiato durante la cerimonia dei collari d'Oro al Merito Sportivo, massima onorificenza sportiva concessa dal Coni, che hanno premiato i vincitori dei Giochi olimpici e paralimpici di Parigi 2024, i campioni del mondo, i tecnici, le società sportive e le personalità che si sono distinte nel corso della stagione, riunite tutte insieme all'Auditorium di Roma.

Un 2024 che è stato "indimenticabile per lo sport italiano. Successi che non rappresentano un punto di arrivo, ma solo un punto di partenza", le parole della premier Giorgia Meloni, che ha confessato il suo 'debole' per le vittorie della nazionale di Julio Velasco.

Un "voto da otto" all'anno dello sport azzurro lo ha invece dato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, mentre sullo sfondo si profilava di nuovo la questione della fine mandato e della volonta' di proseguire anche nel prossimo quadriennio.

 

 "L'amicizia tra noi consentira' di superare alcune incomprensioni", il messaggio del ministro per lo sport, Andrea Abodi, a conferma che i rapporti non sono perfetti. Anche per questo le parole della premier sono state accolte con favore da Malagò, che ha definito quello che sta per concludersi come "il miglior anno di sempre. Sicuramente da otto, siamo orgogliosi di quanto fatto e c'è un discorso dí multidisciplinarietà importante", aggiungendo inoltre come l'Italia sia "al terzo posto nel ranking mondiale delle discipline olimpiche" e palesando la soddisfazione per aver reso gli italiani "orgogliosi".

Sul palco dell'Auditorium di Roma hanno sfilato tutti i grandi interpreti dello sport italiano; dalle ragazze d'oro del tennis a quelle della pallavolo di Julio Velasco, dall'ormai ex coppia Tita-Banti ai campioni del nuoto Martinenghi e Quadarella, passando per gli atleti paralimpici Assunta Legnante, Oney Tapia, Rigivan Ganeshamoorthy e Simone Barlaam, solo per citarne alcuni, fino ai presidenti federali e alle società sportive tra cui Lazio ed Empoli, rappresentate da Claudio Lotito e Rebecca Corsi.

 

 

Una giornata da ricordare, quindi, nella quale il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, ha voluto annunciare che "i premi per le vittorie azzurre saranno detassati a cominciare da Milano-Cortina. Questo tipo di successi non devono avere prelievi di carattere fiscale". Nonostante l'anno d'oro vissuto dallo sport italiano e il clima di festa, però, rimangono, seppur sullo sfondo, le "incomprensioni" tra due dei protagonisti dello sport italiano come Giovanni Malagò e Andrea Abodi. Incomprensioni che partono dal rapporto tra scuola e sport e che toccano poi altri punti, come la questione mandati.

Abodi ha dunque sottolineato che "lo spirito di amicizia ci consentirà di dare dei segnali per il senso della nostra missione e del nostro dovere", pur ricordando come, in merito alla proroga del mandato di Malagò in vista di Milano-Cortina 2026 l'importante sia lavorare "perché siano dei Giochi straordinari che non dipendano da un uomo o da una donna. Penso che lo spirito dello sport preveda un confronto a viso aperto, bisogna avere il coraggio di dire che su alcune cose non siamo d'accordo. Ma noi siamo tutti al servizio del bene comune a tempo determinato. Voglio richiamare il testo di una canzone di De Gregori, 'sempre dalla stessa parte mi troverai', perché prima di tutto c'è il servizio alla Repubblica e l'amore per lo sport. Poi ognuno ha diritto ad avere il suo pensiero", conclude, rimandando ad altre sedi ogni discorso.
   

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