Con decisione unanime il pugile ucraino Oleksandr Usyk ha vinto ieri a Riad anche la rivincita del campionato dei pesi massimi (Wba, Wbc e Wbo) contro il britannico Tyson Fury, consolidando il suo posto tra i grandi della boxe.
Usyk, che ha forzato il ritmo e ha ripetutamente colpito Fury col suo preciso gancio sinistro, si è aggiudicato l'incontro per 116-112 da tutti e tre i giudici. Il 37enne ucraino è ora a 23 vittorie e zero sconfitte, con 14 ko: prolunga così una delle migliori carriere di sempre, che include l'oro olimpico e il titolo indiscusso nei pesi massimi leggeri.
La sconfitta apre un futuro incerto per il 36enne Fury (34-2-1), che aveva annunciato il suo ritiro nel 2022 per poi cambiare idea e tornare sul ring.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha salutato la vittoria del pugile suo connazionale Usyk sul britannico Fury, nella rivincita del campionato mondiale dei pesi massimi disputata ieri a Riad, definendola la prova che l'Ucraina "non rinuncerà a ciò che è suo".
"Vittoria!", ha scritto Zelensky in un post su Telegram. "Così importante e così necessaria per tutti noi ora", l'ha definita il presidente ucraino. Zelensky ha detto che il trionfo di Usyk è stato un segno della resilienza e della determinazione di Kiev, da quasi tre anni in guerra contro Mosca.
"Dopo aver mantenuto le cinture di campione - ha scritto Zelensky -, Oleksandr dimostra che: siamo ucraini e non rinunceremo a ciò che è nostro. E non importa quanto sia difficile, vinceremo. Che si tratti del ring, del campo di battaglia o dell'arena diplomatica, combattiamo. Congratulazioni per la vittoria, cosacco! Congratulazioni per la vittoria, Ucraina! Gloria all'Ucraina".
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