Altri Sport

Abodi 'evoluzione modello di erogazione contributi pubblici'

Ministro per lo sport e i giovani "Si apre nuova stagione"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 09 GEN - "Si apre una nuova stagione nell'elaborazione del modello degli investimenti del Governo allo sport italiano, previsti nella riforma approvata nella Legge Finanziaria 2019. Entro la primavera, per i prossimi quattro anni e previo confronto con il Coni, saranno elaborati e presentati da parte di Sport e Salute, sulla base degli indirizzi del ministro per lo sport e i giovani, i criteri di riconoscimento dei contributi pubblici a beneficio delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate, degli Enti di Promozione Sportiva, delle Associazioni Benemerite e dei Gruppi sportivi Civili e Militari, per orientare al meglio la definizione delle scelte strategiche dei singoli beneficiari, con la possibilità di poterle pianificare e adottare nel tempo". Così Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, sul modello di erogazione dei contributi pubblici.
    Abodi, poi, sottolinea come ci sarà "nuova prassi, grazie alla collaborazione con il MEF, anche in merito alla tempistica di determinazione - entro il mese di maggio - e alla relativa assegnazione delle risorse economiche incrementali rispetto al minimo garantito di 410 milioni di euro annui, riferite al 32% della fiscalità prodotta dal sistema sportivo nell'anno precedente", prosegue il ministro.
    Un'evoluzione possibile "grazie all'esperienza maturata in questi ultimi anni", con un "modello sempre più oggettivo, trasparente, efficiente e finalizzato, nel suo complesso, al raggiungimento dei seguenti obiettivi di sistema: una sempre più ampia diffusione della pratica sportiva attraverso processi di avviamento allo sport che partano dalla scuola, il sostegno alle componenti sociali e territoriali più fragili perché possano beneficiare di crescenti opportunità sportive, il supporto alle componenti che orientano le rispettive attività all'agonismo rafforzandone anche la competitività", conclude. (ANSA).
   

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