La Serbia e tutto il mondo del basket piangono Dusan Ivkovic, il leggendario tecnico che alla guida della nazionale jugoslava e di tante squadre di club ha vinto quasi tutti i titoli possibili, ad eccezione dell'oro olimpico.
Da tempo malato, Ivkovic è morto a Belgrado, all'età di 77 anni, ma ancora solo cinque anni fa era sulla panchina, all'Efes Istanbul.
Alla guida della Jugoslavia ancora unita Ivkovic conquistò l'argento olimpico nel 1988 a Seul, il Mondiale del 1990 e l'Europeo nel 1989, nel 1991 - titolo questo strappato quasi alla storia, visto che la federazione jugoslava stava già cadendo in pezzi - e nel 1995. Nel 1992, in seguito al voto di una risoluzione delle Nazioni Unite, alla Jugoslavia - ridotta in realtà a Serbia e Montenegro - fu impedito di partecipare ai Giochi di Barcellona, ;;dove la squadra da lui diretta si annunciava come la più grande rivale del "Dream Team" Usa di Michael Jordan e Magic Johnson, poi vincente in finale proprio contro la Croazia. Dopo il 1995, e fino a fine 2000, Ivkovic divenne direttore generale al fianco dell'allenatore Zeljko Obradovic e insieme conquistarono un altro argento ai Giochi 1996.
Il tecnico belgradese, cresciuto con la palla a spicchi in mano ma già trasferitosi in pancina a soli 25 anni, era anche un grande allenatore di club. Vincitore di due Euroleghe con l'Olympiakos (1997, 2012), ha guidato anche il Partizan Belgrado, il Cska Mosca e infine l'Efes, conquistando vari titoli e trofei nazionali.
Basket: la Serbia piange Ivkovic, guidò la Jugoslavia dei grandi
Morto a 77 anni vinse un argento olimpico, un Mondiale, 3 europei