Lunedì 26 gennaio, alle ore 23:40, in occasione della “Giornata della memoria”, Rai 2 propone lo speciale “Arpad Weisz, dallo scudetto ad Auschwitz”, dedicato ad uno dei più grandi allenatori nella storia del calcio italiano ed europeo.
Weisz, che ha vinto tre scudetti in Serie A, uno con l’Inter (dove scoprì e lanciò Giuseppe Meazza) e due con il Bologna, dando anche sei campioni del mondo agli azzurri di Vittorio Pozzo, nel 1938, per via delle leggi razziali varate dal governo fascista, fu obbligato a lasciare la panchina e il nostro Paese insieme con la moglie Elena e con i due figli Roberto e Clara.
Una storia dimenticata per settant’anni e riscoperta nel 2007 dal giornalista Matteo Marani, direttore del Guerin Sportivo, attraverso un'inchiesta storica durata tre anni di lavoro. Lo speciale di Rai 2 dedicato all’allenatore ungherese, morto nel 1944, è affidato al racconto di Ubaldo Pantani, in un'ideale continuazione di “Quelli che il calcio “attraverso un nuovo piano di approfondimento serale.
Al centro del documentario, la ricostruzione della ricerca effettuata – tra archivi, libri, fotografie, testimonianze dirette – per sconfiggere l’oblio e riscrivere la storia di un allenatore innovativo e rivoluzionario. Molti i contributi raccolti tra l’Italia e l’Olanda, dove i Weisz vissero gli ultimi anni da uomini liberi prima della cattura e della deportazione. Dal giornalista Gianni Mura al presidente dell’Associazione allenatori Renzo Ulivieri, che ha studiato e spiegato il manuale del calcio scritto da Weisz nel 1930, dallo scrittore Enrico Brizzi agli storici della Shoah Marcello Pezzetti e Michele Sarfatti.
Un viaggio documentato e commovente per coltivare la memoria, nei giorni in cui il mondo ricorda i milioni di vittime dell’olocausto e il 70esimo anniversario della liberazione di Auschwitz.
Inter e Bologna avevano ricordato Weisz il 15 gennaio 2013 in occasione della partita di Coppa Italia tra le due squadre, con l'immagine dell'ex allenatore nelle maglie dei giocatori sotto quella di gioco, e con una cerimonia alla quale presero parte i sindaci delle due citta' scambiandosi maglie delle due squadre col nome dell'allenatore scritto nel retro
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