Calcio

Fifa, doping in Russia non nel calcio

Segretario generale 'non si può dire che fosse fenomeno diffuso'

Redazione Ansa

(ANSA) - MOSCA, 28 NOV - In Russia c'era il 'doping di Stato' nello sport, ma non nel calcio. Lo sostiene la Fifa tramite il segretario generale Fatma Samoura che, a tre giorni dal sorteggio dei gironi dei Mondiali 2018, si trova a Mosca.
    "Dalle informazioni che abbiamo - ha spiegato - non si può proprio dire che il doping fosse in Russia un fenomeno diffuso nel calcio". Tutto ciò nonostante nel rapporto della Wada sul 'doping di Stato' fosse stato citato anche il calcio e in particolare un piano per 'ripulire' i test eventualmente positivi dei giocatori della nazionale che, sotto la guida di Fabio Capello, ha preso parte ai Mondiali di Brasile 2014. A proposito dell'ultimo Mondiale, il vicepremier russo, ed ex Ministro dello Sport, Vitaly Mutko è intervenuto sulla questione dicendo che "in Brasile non abbiamo mai vinto, e se abbiamo giocato in quel modo sotto l'effetto del doping, figuratevi cosa sarebbe successo senza. E' una cosa di una stupidità assoluta".
   

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