(ANSA) - ROMA, 15 SET - Io sono di proprietà dei tifosi della
Roma". Daniele De Rossi si racconta in un'intervista a 'Il
Romanista' e dice: "essere una bandiera della Roma è una
responsabilità enorme che ti porti sempre addosso. Significa che
non hai scelta. Che quando in passato ho avuto offerte o stavamo
sull'orlo del fallimento o le cose non andavano, quando ti
chiama semplicemente qualcuno non sei tu che rispondi, perché
tu, io sono della Roma nel senso di proprietà della Roma, dei
tifosi della Roma. Io Daniele De Rossi sono di proprietà dei
tifosi della Roma". Il campione giallorosso rivela poi il suo
desiderio di chiamare un figlio Agostino, in onore di Agostino
Di Bartolomei: "È un capitano che non ho vissuto da tifoso ma è
quello a cui mi sono attaccato di più dopo. Volevo chiamare mio
figlio Agostino. Ma mi ero giocato il jolly col nome della prima
figlia e quindi l'accordo era che il nome doveva sceglierlo mia
moglie. L'avrei chiamato Agostino De Rossi. Forse sarebbe stato
troppo".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it