(ANSA) - BOLOGNA, 29 GEN - A una decina d'anni dalla prima
esperienza sulla panchina del Bologna "se sono tornato è perché
credo nella squadra, nella società e nel presidente, persona
veramente umile e per bene. Credo anche nella salvezza, se non
ne fossi convinto non sarei qui". Così, Sinisa Mihajlovic,
inquadra la sua nuova avventura alla guida del club emiliano,
all'indomani dell'esonero di Pippo Inzaghi. "La storia - osserva
il tecnico serbo - dice che ho sempre fatto meglio di chi mi ha
preceduto e chi è venuto dopo ha fatto peggio. Ci possiamo
salvare. Anche perché la squadra che ho oggi è migliore di
quella che avevo allora". Inoltre, argomenta Mihajlovic, "dieci
anni fa a Bologna c'erano cose sotto che non mi piacevano. E chi
ha buona memoria ricorderà sicuramente a cosa mi riferisco",
conclude con una stilettata rivolta, pur senza nominarlo, a
Luciano Moggi legato da un rapporto di amicizia con la
presidenza Menarini, allora alla guida della squadra emiliana.
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