Calcio

Calcio: Juventus; prospetto, club è in tensione finanziaria

Metà aumento assorbito da impegni già assunti. Piano sfidante

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 28 NOV - La Juventus "presenta una situazione di tensione finanziaria" in quanto non dispone "di capitale circolante sufficiente a far fronte al proprio fabbisogno finanziario complessivo", stimato "in 148 milioni di euro", per i prossimi "dodici mesi". E' quanto evidenzia il prospetto dell'aumento di capitale, in apertura della sezione dedicata ai "fattori di rischio" che corre chi intende sottoscrivere la ricapitalizzazione da 300 milioni di euro, in partenza lunedì prossimo in Borsa.
    Il documento sottolinea che "circa la metà dei proventi netti" dell'aumento "sarà destinata a rimborsare debiti o finanziare impegni già assunti ovvero da assumere" nel corso dei prossimi dodici mesi "e solo la parte residua" verrà dedicata "a finanziare le ulteriori azioni previste dal Piano di Sviluppo" al 2023/24.
    Il piano contiene "obiettivi sfidanti rispetto alla performance economico-reddituale degli ultimi due esercizi sociali". L'obiettivo di arrivare all'utile entro la fine del piano "è molto elevato" basandosi su assunzioni, come l'arrivo agli ottavi di finali di Champions e un piazzamento in campionato tale da garantire la partecipazione alla competizione europea, "caratterizzate da elevata aleatorietà" e che "esulano dal pieno controllo dell'Emittente".
    A chi volesse acquistare azioni viene anche ricordato che i risultati economici sono "altamente variabili" in quanto influenzati "in misura significativa" dalle performance sportive. La Juve ha accumulato primi nove mesi dell'anno 59 milioni perdite, il 2019/2020 "è previsto ancora in perdita", con un rosso che "non si esclude" possa essere "maggiore". La Juve, avverte il documento, non distribuisce dividendi dal 2002 ed è esposta "al rischio di non generare utili nei prossimi anni" e continuare dunque in questo trend. E sul fronte dell'indebitamento presentava al 30 settembre debiti finanziari lordi per 585,2 milioni, con una leva tra debito finanziario netto e patrimonio di 47,5 volte. (ANSA).
   

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