Calcio

Coronavirus: da Lega Pro 750 iniziative solidali

Ghirelli 'ogni gesto d'amore è buon gesto, pallone li sa fare'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 APR - Il cuore della Serie C scrive 750.
    È questo il numero delle iniziative a scopo solidale a cui hanno dato vita la Lega Pro e i suoi club assieme a dirigenti, calciatori e tifosi. Infatti sono 750 i progetti sociali di cui 250, in meno di un mese, legati all'emergenza con aiuti per la ricerca e agli ospedali, fino alla donazione di sangue e al biglietto solidale per un supporto a chi ha difficoltà per fare la spesa. Quindi il calcio della C si mobilita ancora di più per la solidarietà in questo periodo di crisi.
    " Sono gesti di straordinaria normalità- spiega il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli- che sono nati dai nostri club, che si sono uniti come un'unica squadra. Il senso del nostro calcio è racchiuso in una frase di Domenico, piccolo tifoso di Bisceglie, che fu premiato per un gesto contro il razzismo. Ci ha scritto una lettera proprio in questi giorni, accompagnata dal disegno pieno di speranza del fratello, Alessio. Questa la sua frase, che diventa la nostra frase: 'Ogni gesto d'amore è un buon gesto. E il pallone lo sa fare'".
    Una delle ultime iniziative sociali, in ordine di tempo, è stato l'invio di una maglia da parte del Bari ad Andrea Gambotto, ricercatore barese dall'Università di Pittsburgh, impegnato nella ricerca al vaccino contro il virus e grande tifoso dei 'galletti'.
    " Un'iniziativa che nasce dal cuore - conclude Ghirelli- e porta dentro di se' un forte senso di gratitudine che ci accomuna. Lo rivolgiamo a tutti coloro che sono impegnati a salvare vite".
    Poi Ghirelli, parlando con Agimeg, dice che "oggi il calcio si presenta fragilissimo nei confronti della crisi, tantissimi club sono a rischio collasso. Abbiamo urgente bisogno della cassa integrazione in deroga, posticipo di pagamenti e tasse, e del fondo salva calcio con l'1% del gettito delle scommesse".
    "Oggi la gente soffre e noi siamo e dobbiamo essere persone normali - aggiunge -i. Se la gente non va a lavorare nelle fabbriche e sta a casa, chi chiede insistentemente la ripresa degli allenamenti spezza un rapporto con gli italiani, che rischia di far perdere valore al gioco del calcio. Fanno un danno irreparabile". (ANSA).
   

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