Calcio

Bundesliga, 10 casi positivi fra prima e seconda divisione

Un caso nel club dell'Aue, ma va in isolamento solo fino a giovedì

Redazione Ansa

Una prima serie di test ha rivelato dieci casi di positività al coronavirus nei club tedeschi di prima e seconda divisione, che sperano di riprendere la competizione a maggio. Lo ha reso noto la Lega calcio tedesca (Dfl). Dei 1.724 test già svolti nei 36 club interessati (18 in ciascuna divisione), dieci hanno dato un risultato positivo, afferma la Lega, che non rivela alcun dettaglio sulla posizione dei casi e ancor meno l'identità delle persone testate. Secondo le normative in vigore in Germania, chiunque sia stato in
contatto con un caso positivo deve osservare un periodo di isolamento di 14 giorni.

La scorsa settimana erano emersi tre casi di positività al Colonia. 

Sulla ripartenza del campionato il governo dovrebbe prendere una decisione mercoledì. Intanto, il ministro degli Interni con delega allo Sport Horst Seehofer si è detto favorevole alla ripresa, ma ha precisato che, in caso di un nuovo contagio, ad andare in quarantena dovrà essere tutta la squadra (e forse anche quella contro la quale ha giocato per ultima) e non solo i positivi. Il ministro ha anche ricordato che squadre e giocatori dovrebbero rispettare diverse condizioni e non avrebbero diritto a "nessun privilegio". Il rischio di non finire il campionato resta dunque molto alto.

La Lega sostiene una ripresa delle partite a porte chiuse intorno a metà maggio, il che renderebbe la Germania il primo grande campionato europeo a riprendere l'attività agonistica.

Sulla ripartenza del campionato il governo dovrebbe prendere una decisione mercoledì.

L'Aue Erzgebirge in quarantena lampo

Un caso di positività al coronavirus e l'Aue Erzgebirge, squadra della seconda divisione tedesca, manda tutti in quarantena, ma solo fino a giovedì. Lo ha annunciato il club della Sassonia. Ad essere positivo è un membro dello staff. La squadra, pertanto, rimarrà in autoisolamento a casa, ma l'Aue non chiarisce perché la quarantena sia così breve. I media locali ipotizzano che sia il tempo necessario a una terza ondata di tamponi per tutti.

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