Calcio

Calcio: Arena, basta inno Usa prima ogni partita

Ex ct nazionale: "si suoni solo in gare internazionali"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 GIU - Bruce Arena, ex calciatore e anche ex allenatore degli Stati Uniti, non vuole più l'inno prima delle partite. Come riferisce France Football, l'attuale allenatore della New England Revolution, mette in dubbio la tradizione americana di suonare sempre l'inno degli States prima di ogni partita di sport professionistico, incluso il calcio.
    "Mi chiedo perché lo facciamo. Questo mette le persone in posizioni scomode ", ha detto Arena. "Non si suona l'inno al cinema, a teatro o per altri eventi negli Stati Uniti. Quindi penso che sia inappropriato farlo prima di una partita di calcio o di baseball". Il tecnico di origine italiana sottolinea che in Mls (la lega calcio professionistico americana) "molti dei giocatori non sono nemmeno americani! Quindi perché l'inno ? Sia chiaro -ha precisato Arena- sono molto patriottico, penso solo che sia inappropriato, perché oggi è diventato un argomento troppo sensibile." La scorsa settimana, la federcalcio americana ha deciso di non richiedere più ai giocatori di alzarsi durante l'inno, riconoscendo che questo obbligo -istituito nel 2017 dopo il gesto di solidarietà della due volte campionessa iridata Megan Rapinoe in solidarietà con il quarterback Colin Kaepernick, che fu il primo a inginocchiarsi- non era più appropriato, tanto più rispetto all'attuale abitudine del movimento "Black Lives Matter", fortemente rianimato dalla morte di George Floyd a Minneapolis.
    Arena ha concluso: "Sono stato molto onorato di rappresentare gli Usa nei Mondiali e in altre partite internazionali. Lì, ha senso suonare l'inno nazionale ... ". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it