Dimenticare la Coppa Italia e voltare pagina. Perché van bene la delusione e l'amarezza per il trofeo sfumato ai rigori, il secondo della stagione dopo la Supercoppa, ma massacrarsi per una partita che non può essere rigiocata non ha davvero senso. E' sempre più un Maurizio Sarri 'zen' quello che affronta la prima vigilia di campionato della Juventus dopo il lockdown. "E' un momento atipico, non è una preparazione normale", osserva il tecnico bianconero, che per spiegare la poca brillantezza di Ronaldo e compagni accusa i 60-70 giorni di stop forzato. Giocare, al di là del risultato, non può dunque che far bene, con l'auspicio che la trasferta di Bologna rappresenti davvero la nuova ripartenza della Juve.
"E' un momento delicato e difficile - ammette Sarri -. La squadra di Mihajlovic gioca un buon calcio, è pericolosa quando attacca o gioca in ripartenza. Dobbiamo tenerli in grande considerazione, dovremo salire di livello e fare una partita accorta. Speriamo di migliorare nei prossimi 10 giorni la condizione psico-fisica per tornare su prestazioni per noi normali". Non come quelle contro Milan e Napoli, un avvio scoppiettante, qualche buona azione e poi nulla, soprattutto dal punto di vista realizzativo. "Non è un problema di gol ma di brillantezza - puntualizza l'ex Chelsea - Imponiamo il gioco, ma poi non siamo pericolosi, siamo poco brillanti e quindi non riusciamo ad uscire dalle situazioni complicate. Fa parte del momento, dobbiamo migliorare la qualità del gioco". Un problema che, alla luce della rosa a disposizione, Sarri è convinto di risolvere in fretta. "Ronaldo? Abbiamo parlato prima del Milan e del Napoli, anche ieri: è un ragazzo che ha fatto 700 gol partendo defilato, è chiaro sia la sua preferenza, ma è normale - rivela -. In finale ho chiamato i tre attaccanti e ho parlato con loro di quello che dovevamo fare, poi analizzando con loro si è deciso di provare a partire con Dybala più centrale. E' normale, è un confronto prima di una partita importante. Tornerà il giocatore fantastico che è sempre stato, spero già da domani; deve solo superare un momento in cui per forza di cose non è al massimo".
Qualche problema sembra esserci anche a centrocampo, dove Pjanic sembra risentire le voci di mercato. "Il litigio con lui? La più grande bufala della stagione", si toglie un sassolino Sarri, che definisce l'ex giallorosso un giocatore "importantissimo": "è tra quelli con cui ho un rapporto migliore - sottolinea - Domani vediamo, non abbiamo tante soluzioni visto che Khedira è fuori e Ramsey è appena rientrato". La formazione dipenderà dunque dalla condizione dei giocatori, con Higuain e Alex Sandro fuori. L'importante, al di là delle scelte, sarà "dare segnali di crescita - taglia corto Sarri - e tornare al risultato pieno".
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