(ANSA) - ROMA, 29 SET - "Riaprire gradualmente stadi e
palazzetti, altrimenti si rischia il crac da parte dei club
senza risorse dal botteghino e dagli sponsor": è uno dei temi
affrontati nell'Assemblea di Lega Pro che si è riunita oggi,
presieduta da Francesco Ghirelli. "Un risultato positivo
-afferma una nota- è stato sicuramente il cambiamento del
protocollo sanitario che porta all'effettuazione dei tamponi
entro le 48 ore dall'incontro di calcio.
Ghirelli ha detto ha speigato che: "Nell'incontro convocato dal
Presidente della Figc Gabriele Gravina, che ringrazio, avevo
proposto di passare da 22 a 23 giocatori per quello che
riguardava le liste: ma per chiudere occorreva arrivare a 24. In
questo contesto noi acquisiamo 2 punti chiave: le liste e il
minutaggio. Abbiamo anche posto il tema delle risorse per lo
sviluppo della formazione di giovani talenti".
Il numero uno della Lega Pro ha poi ricordato di aver sempre
ribadito che si sarebbe giocato il 27 settembre: "E così è
stato. Ed è un atto di responsabilità di grande valore: dopo
mesi di blocco non si poteva che iniziare al di là delle
divergenze".
L'assemblea ha poi affrontato due "situazioni negative": Trapani
e la mancata visibilità di molte partite a causa di guasti
tecnici da parte della piattaforma di Eleven Sports.
"Eleven risponda in modo chiaro e netto. Noi abbiamo subìto un
danno ma contemporaneamente chiediamo scusa ai clienti-tifosi"
ha proseguito il Presidente. Spazio anche al credito di imposta.
"Il Governo e il Parlamento supportino chi si è impegnato. Un
ampliamento dei soggetti che potrebbero usufruire del
provvedimento annullerebbe i benefici e si trasformerebbe
nell'ennesimo intervento a pioggia". Ghielli ha ribadito:
"Questa è una Serie C con club di alto profilo che ragionano a
sistema. Sono un valore del calcio che fa bene al Paese". Nella
riunione di venerdì prossimo si discuterà anche di una diversa
ripartizione dei fondi della legge Melandri. (ANSA).
Ghirelli, riaprire gradualmente gli stadi Lega Pro
Assemblea: club senza sponsor e botteghino rischiano il crac