(ANSA) - AREZZO, 01 APR - Rinunciano a giocare a calcio per
mantenere il posto di lavoro. Due giocatrici dell'Arezzo calcio
femminile, squadra ai vertici del campionato di serie C, hanno
dovuto rinunciare ad allenarsi e giocare per non rimanere
disoccupate.
"Se giocavano, poi non potevano andare al lavoro - ha
commentato il presidente della società Arezzo calcio femminile,
Massimo Anselmi -. Questa scelta ci ha messo in forte difficoltà
visto la bravura e il ruolo strategico delle due tesserate nella
nostra squadra. Da imprenditore capisco ma posso assicurare che
la sicurezza sanitaria è garantita al cento per cento". "Nella
nostra società, anche quando non erano obbligatori, vigevano e
vigono protocolli strettissimi. A tutte le giocatrici - ha
precisato Anselmi - vengono fatti i tamponi ogni venerdì, vanno
in campo e frequentano gli allenamenti solo se i tamponi stessi
sono negativi, e tutte le ragazze hanno comportamenti di vita
irreprensibili. Sono molto dispiaciuto per quanto accaduto,
perché le nostre giocatrici, in qualche modo, sono state
discriminate e costrette ad una scelta". (ANSA).
Covid: 'O calcio o lavoro', 2 giocatrici Arezzo si ritirano
Azienda dove lavorano le obbliga a scelta per timore contagi