(ANSA) - ROMA, 01 SET - "Non siamo riusciti a prendere Xhaka
e nessuno vuole essere rifiutato, ma lui voleva venire e
l'Arsenal non voleva venderlo. Credo che il rimpianto vero per
me sia stata la situazione degli esuberi.
Così il general manager della Roma Tiago Pinto in conferenza
stampa, parlando dei tanti giocatori che la Roma non è riuscita
a piazzare sul mercato. "Andiamo a vedere quanti ds hanno
venduto - ha sottolineato Pinto -, ma credo sia stato un buon
lavoro considerato che questo è stato il mercato più difficile
della storia del calcio. Ci sono ancora 3-4 finestre di mercato
aperte e credo si possano trovare soluzioni. Mourinho ha parlato
di questo, abbiamo lavorato portando ai tavoli offerte buone in
cui nessun giocatore perdeva un euro. Ma io non posso entrare
nella testa dei calciatori".
Sugli obiettivi del club Pinto ha precisato: "La mia visione è
che ogni giorno bisogna lavorare per avvicinare la distanza tra
la Roma e il successo. Il tempo non è una scusa per non vincere,
abbiamo l'allenatore più forte del mondo e una squadra migliore
rispetto allo scorso anno. Abbiamo fatto tanti cambiamenti nella
struttura, la Roma è più vicina al successo, ma dobbiamo avere
la mentalità di vincere tutte le partite, poi se a maggio saremo
in lotta non ci tireremo indietro. Senza la Champions sarebbe un
fallimento? È il principale obiettivo, non mi nascondo".
Infine una battuta sull'addio a Dzeko. "Non guardo le partite
dell'Inter aspettando che Dzeko non giochi. Sono felice per lui,
è un campione. Ma se penso che oggi abbiamo Shomurodov, Abraham
e Borja Mayoral in quel ruolo, allora non mi sembra che stiamo
peggio". (ANSA).
Roma: Pinto, 'Rimpianto più grande gli esuberi'
Gm giallorosso, 'Scudetto? Ridotte distanze da successo'