La battuta d'arresto che nessuno in casa Lazio si augurava arriva, fragorosa, in terra danese: nella seconda giornata di Europa League, il Midtjylland si sbarazza dei biancocelesti con una prestazione migliore sotto tutti i punti di vista. Molto male i capitolini, che sulla carta e dopo il convincente successo col Feyenoord all'esordio partivano favoriti ma sono incappati in una serata da dimenticare: il turnover in difesa non ha dato ragione ha Maurizio Sarri, con Mario Gila (su tutti) apparso più e più volte inadeguato. Ma è stata tutta la squadra ad apparire in seria difficoltà all'MCH Arena, e la fatica fisica, a questo punto della stagione, non può essere certo una scusante.
Gli aquilotti faticano a costruire gioco nei primi 25 minuti, mentre il Midtjylland ci riesce, soprattutto sul fronte sinistro del campo: prima Isaksen timbra la traversa con un destro potente, poi il terzino Paulinho chiude in rete un'azione prolungata in area. E' il 27', e appena tre minuti dopo la Lazio subisce il 2-0: protagonista in negativo è Gila, che scivola in area e permette a Kaba di sfruttare al meglio l'assist di Dreyer. L'unico che prova a scuotere dallo stordimento i compagni è Pedro, ma il suo mancino viene parato da Lossl. Prima di andare negli spogliatoi, i padroni di casa accumulano altre due occasioni da rete, con Dalsgaard di testa (reattivo Provedel in questo frangente) e con un destro a giro di Evander Ferreira. Un barlume di reazione biancoceleste si vede a inizio ripresa, con Luis Alberto sfortunato nel centrare il palo addirittura da calcio d'angolo.
Tuttavia, dalla stessa azione viene fuori il rigore - concesso dall'arbitro per fallo di Cataldi su Isaksen e trasformato da Ferreira - che costringe Sarri a sparigliare le carte: dentro due titolari, Milinkovic-Savic e Marusic, e anche Cancellieri per risollevare l'attacco. Milinkovic premia la scelta del tecnico di aver puntato su di lui con una conclusione dal limite, ma non basta: Isaksen, ancora lui, è inarrestabile e si conquista il rigore del 4-1. Evander va sul dischetto ma si fa bloccare il tiro da Provedel, che però non può nulla sul successivo tap-in di Isaksen. Cinque minuti dopo, una dormita collettiva della retroguardia laziale consegna a Sviatchenko il tap-in del 5-1.
Le proteste nel finale per un presunto fallo su Cancellieri in area lasciano il tempo che trovano: al fischio finale, il tabellino recita 5-1. Le parole profetiche del ds Tare nell'immediato pre-partita ("Sarebbe un errore sottovalutare il Midtjylland") non sono state ascoltate. Mai prima di oggi i danesi avevano sconfitto una squadra italiana: un motivo in più per Sarri per strigliare i suoi in vista della trasferta contro la Cremonese di domenica.