La Roma di Napoli, protagonista di una bella e sfortunata prestazione, sparisce all'Olimpico e nelle semifinali della Coppa Italia va la Cremonese di Ballardini, che ad aprile se la vedrà con la Fiorentina. Nella serata dell'Olimpico ancora una volta 'sold out' la squadra di Mourinho mostra il suo volto peggiore e gioca una partita a lungo, se non sempre, inguardabile, perdendo contro una squadra che in campionato non ha ancora mai vinto ed è ultima in classifica. In Coppa, invece, viaggia a gonfie vele e dopo il Napoli, eliminato ai rigori al 'Maradona', fa un'altra vittima eccellente. Sarà che le polemiche su Zaniolo non hanno certo rasserenato l'ambiente, sarà che, come dice Mourinho, la rosa giallorossa probabilmente non è attrezzata per far fronte a tre competizioni, e infatti il tecnico quasi a volerlo dimostrare manda in campo giovani promettenti, come Tahirovic e Volpato, forse non ancora pronti. Se a questo si aggiungono gli errori di Kumbulla, frastornato al punto da meritare la sostituzione al termine del primo tempo, e di Celik, un pesce fuor d'acqua, ne viene fuori che quello della 'Cremo' è un successo meritato magari a dedicare alla memoria di chi di questa squadra è stato in primis un grande tifoso, Gianluca Vialli. Poco ritmo, zero intensità, troppo nervosismo, forse un po' di presunzione pensando di aver già vinto. Fatto sta che la Roma ha fatto una figura barbina non riuscendo in pratica ad imbastire un'azione degna di questo nome, e a nulla sono serviti i quattro cambi operati a inizio ripresa, con i vari Dybala, Smalling, Zalewski e Matic in campo, e poi anche l'ingresso di Abraham, tradottisi soltanto in un'ammucchiata senza sbocchi, a parte l'inutile gol di Belotti nel recupero. Senza qualità, la Roma ha incassato il rigore (netto) di Dessers nel primo tempo, dopo un madornale errore di Kumbulla, e l'ex del Feyenoord che si è preso una sua personale rivincita su chi l'aveva battuto nella finale di Conference. E' anche andato ad esultare sotto la curva sud, scatenando l'ira dei giocatori romanisti. La ripresa è cominciata con l'autogol di Celik sull'iniziativa di Pickel, la Cremonese ha poi tenuto il campo e gicoato con buona personalità mentre la Roma può solo recriminare su un'occasione fallita da Smalling. Per il resto, buio completo e tanta delusione da parte del pubblico, che già si vedeva in finale di Coppa anche se gli avversari, compresa la Cremonese, bisogna prima affrontarli.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it