La fuga a La Spezia, poi l'attesa a Milano e infine il via libera a partire della Roma. Si conclude l'avventura in giallorosso di Nicolò Zaniolo dopo un mese di gennaio passato al centro di polemiche e voci di mercato in seguito alla sua richiesta al club di essere ceduto. Sono serviti gli extra time del mercato per trovare una soluzione che andasse bene a tutti, sfruttando la finestra turca aperta fino a domani per trovare un accordo con il Galatasaray. Operazione che si sta limando al dettaglio in queste ore, ma nel frattempo il calciatore, con il benestare della Roma, è potuto partire alla volta di Istanbul con un volo privato da Linate, insieme alla famiglia, oltre che all'avvocato Giuseppe Pesce dello studio di Claudio Vigorelli (suo agente).
Una volta in Turchia sosterrà le visite mediche, per poi firmare il contratto che lo legherà fino al 2027 al Galatasaray con uno stipendio da 3,5 milioni di euro l'anno e una clausola rescissoria che scenderà nel tempo. Un modo per non dire addio all'Italia, ma solo salutarla in vista del mercato estivo quando il Milan potrebbe bussare nuovamente alla porta di Nicolò. Per questo in estate la clausola varrà 35 milioni, scendendo a 28-30 nel 2024 e a 23-25 nel 2025. Alla Roma, invece, andranno circa 23 milioni di euro, di cui 15 di parte fissa e la restante in bonus facilmente raggiungibili (un modo per abbassare la quota da girare all'Inter, vista la percentuale del 15% sulla futura rivendita detenuta dai nerazzurri e che si calcola sul fisso). Una percentuale tra il 10 e il 15% che anche la Roma è riuscita a inserire nella trattativa nel momento in cui il Galatasaray dovesse cedere il giocatore in futuro.
Nelle prossime ore, dunque, comincerà la nuova avventura di Zaniolo in Turchia dove ad attenderlo ci sarà un folto blocco di calciatori passati dalla Serie A. Da Icardi a Torreira, passando per Mertens e l'ex compagno di squadra nella Roma, Sergio Oliveira. Proprio al portoghese, con il quale ha vinto la Conference League lo scorso anno, ha chiesto delucidazioni sul progetto della squadra di Okan Buruk che ha preferito a quello del Fenerbahce, nonostante quest'ultimo offrisse di più. E sono stati diversi i motivi del sì al Galatasaray: dalla possibilità di giocarsi il titolo turco a quello, qualora restasse anche il prossimo anno, di disputare la Champions, così come un peso hanno avuto le rassicurazioni del ct Mancini in chiave Nazionale, viste le finali di Nations League che ci saranno a fine stagione e che avrebbe sicuramente perso restando nella Capitale da escluso dal progetto tecnico
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