(ANSA) - ROMA, 14 FEB - Quella sulla violenza "non è una
statistica fredda ma un grido di allarme". Lo dice il ministro
per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in occasione della
presentazione del report Aic 'Calciatori sotto tiro' sulla
violenza nel mondo del calcio.
"È difficile comprendere perché certi striscioni entrano negli
stadi, anche le società devono iniziare a recidere la relazione
equivoca con la tifoseria. Per ogni persona violenta che esce
dallo stadio entrano tre persone normali, le famiglie -
sottolinea Abodi -. Servono scelte di coerenza, si rinnovi
l'impegno e cresca perché evidentemente non basta".
"L'esempio peggiore parte proprio dal calcio professionistico,
perché si è influencer anche in campo", ha rimarcato Abodi,
puntando il dito anche contro "presidenti e dirigenti che si
sentono padroni, inducendo a comportamenti sbagliati". Poi ha
concluso: "Il calcio non ha padroni, non è semplice spiegarlo a
qualcuno". (ANSA).
Abodi, recidere la relazione equivoca tra club e tifo
'Il calcio non ha padroni, ma è difficile spiegarlo a qualcuno'