Calcio

Parla il docente, lo stadio diventi risorsa energetica

Prof.De Lieto Vollaro, con fotovoltaico luce a intero quartiere

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 MAR - Gli stadi, nuovi o ristrutturati, dovrebbero sfruttare le loro misure e la loro architettura per diventare il fulcro di quella che viene denominata 'comunità energetica', associazione tra pubbliche amministrazioni, aziende e cittadini in cui ciascun componente è dotato di impianti condivisi per la produzione e il consumo di energie rinnovabili.
    E' la proposta del prof. Roberto De Lieto Vollaro, ordinario di Fisica tecnica e Impianti e coordinatore della sezione di Ingegneria meccanica ed industriale all'Università di Roma Tre, che al telefono con l'ANSA sottolinea l'impatto positivo che avrebbe tale soluzione.
    "Grandi infrastrutture ad uso pubblico come gli stadi, proprio per le loro caratteristiche, possono diventare una risorsa per i cittadini e le comunità che vivono nei loro dintorni, grazie all'installazione sulle coperture di pannelli fotovoltaici - afferma il docente -. Bisognerebbe valutare anche questo aspetto, insieme a quello della fruizione sportiva e a quello commerciale, che spesso diventa tra i principali motivi di rallentamento o blocco delle autorizzazioni da parte degli amministratori pubblici". "Uno stadio, se va bene, viene usato tre volte alla settimana - sottolinea De Lieto Vollaro - ma come produttore di energia funzionerebbe ogni giorno e, oltre a diventare autonomo sotto il profilo energetico senza impatto ambientale, nè architettonico, potrebbe fornire energia elettrica pulita a migliaia di persone".
    Uno stadio come l'Olimpico di Roma, se fosse dotato di pannelli fotovoltaici sulla copertura, potrebbe produrre 7/800 mila kilowattora l'anno, diventando energicamente indipendente ma potendo anche cederne parte alla comunità adiacente. Considerato che il fabbisogno annuo di una famiglia media è di circa 2700 kwh, sarebbero molti i cittadini a poterne godere. "Ora sia la tecnologia, sia le normative, vedi Millerproroghe e decreti Pnrr - spiega ancora il docente - sono tutte a favore di tale soluzione, che andrebbe implementata subito, non solo per gli stadi nuovi ma anche per quelli da ristrutturare". (ANSA).
   

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