Calcio

Infantino sul caso Vlahovic: "Ora chiedo sanzioni severe"

Il presidente Fifa: "Nel calcio non c'è posto per il razzismo". Il sindaco Gori: 'E' ora di darci un taglio'

Redazione Ansa

"Nel calcio non c'è posto per il razzismo o qualsiasi altra forma di discriminazione. E' assolutamente inaccettabile l'insulto razzista rivolto ieri (sabato) dai tifosi nei confronti di Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus, durante la partita di Serie A contro l'Atalanta. Non si tratta di un episodio isolato e chiedo alle autorità competenti di garantire l'applicazione di sanzioni severe per contrastare tali episodi e fungere da deterrente". Il presidente della Fifa, Infantino, interviene con un post sul caso dei cori offensivi da parte dei tifosi bergamaschi sabato scorso contro l'attaccante della Juve durante la partita contro l'Atalanta. 
    "La Fifa ed io siamo al fianco di Dusan Vlahovic, così come di qualsiasi altro giocatore, allenatore, ufficiale di gara, tifoso o partecipante a una partita di calcio che abbia subito episodi di razzismo o di qualsiasi altra forma di discriminazione. Le vittime di questi abusi devono essere sostenute e i responsabili debitamente puniti dalle autorità a ogni livello", aggiunge Infantino. "Ribadisco inoltre l'appello che ho già lanciato più volte in passato affinché i tifosi prendano posizione e mettano a tacere i razzisti - conclude il numero uno della Fifa - Una volta per tutte: No al razzismo. No a qualsiasi forma di discriminazione di discriminazione".

"Quelle di Gasperini "sono dichiarazioni fatte a fine partita che hanno destato qualche perplessità, poi se ci ripensa un attimo anche Gasperini probabilmente qualcosa correggerebbe". Così Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione italiana allenatori, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, risponde a chi gli chiede un commento sulle distinzioni dell'allenatore dell'Atalanta sui cori razzisti dei tifosi bergamaschi nei confronti di Dusan Vlahovic. "Non ha voluto affrontare la sua tifoseria? Probabilmente sì, non è stata una bella cosa". "Uno perché è nero, l'altro perché è zingaro o giallo: non se ne viene più a capo - aggiunge Ulivieri, dopo il caso Bergamo-Vlahovic - C'è bisogno di più incontri con le tifoserie, di più confronto: sennò prendiamo una strada che non porta da nessuna parte". "C'è il comportamento durante la partita - conclude -, in cui si è carichi di tensione, soprattutto nella parte finale, sono film che abbiamo già visto e ne parla uno che di peccati ne ha fatti tanti in passato. Quest'anno è stato un po' particolare, dove le tensioni sono aumentate. Bisognerebbe riuscire ad essere più freddi, un modello da imitare ci sarebbe: Nils Liedholm. Spero ci sia un'inversione di tendenza".

Anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori è intervenuto con un tweet: "Cori contro Stankovic a Roma, contro Lukaku a Torino, contro Vlahovic a Milano e Bergamo. Non sono insulti qualsiasi, è razzismo ed è ora di darci un taglio. Io poi non sopporto di vedere la mia città sui giornali per figuracce come quella di ieri. Bergamo è altro e merita altro".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it