La star del calcio americano Megan Rapinoe, 38 anni, campionessa olimpica e due volte campionessa del mondo, ha giocato (e vinto) la sua ultima partita con la selezione statunitense, un'amichevole con il Sudafrica, terminata 2-0. Uscita al 9' del secondo tempo, ha chiuso una carriera in nazionale durata più di 17 anni con 203 partite e 63 gol.
L'attaccante, figura di spicco mondiale del calcio femminile, impegnata in particolare a favore dei diritti LGBT+, concluderà definitivamente la sua carriera a novembre, al termine della stagione regolare del campionato degli Stati Uniti, che gioca con la maglia dell'OL Reign.
Giocatrice dell'anno Fifa 2019, lo scorso agosto è stata eliminata dalla Svezia negli ottavi della Coppa del Mondo giocata in Australia e Nuova Zelanda. Ha vinto il torneo olimpico con gli Stati Uniti ai Giochi di Londra nel 2012 e poi la Coppa del Mondo nel 2015 e nel 2019. "Sono grata di aver potuto giocare così a lungo con così tanti giocatori incredibili e di aver avuto successo fuori dal campo", ha salutato.
Attivista femminista, in prima linea nella lotta per i diritti LGBT+ fin dal suo coming out nel 2012, Rapinoe aveva denunciato le violenze della polizia contro i neri inginocchiandosi a terra durante l'inno americano nel 2016, quando il gesto non era ancora diventato una pratica diffusa.
Tra le battaglie alle quali ha contribuito con successo, anche quella per la parità di trattamento salariale tra uomini e donne all'interno del Team Usa.
Calcio donne: Rapinoe saluta gli Usa dopo 203 partite e 63 reti
Dal 2012 in prima linea nella lotta per i diritti LGBT+