L'Udinese, in pieno recupero, riprende il Genoa sul 2-2 grazie a una rocambolesca autorete di Matturro. Sottil evita così di finire sotto processo anche se la sua squadra non ha ancora trovato la vittoria e la classifica piange. Lacrime amare anche per gli ospiti, che gettano alle ortiche una vittoria accarezzata senza peraltro rischiare quasi nulla. Protagonista ancora una volta l'islandese Albert Gudmundsson, autore di due gol e di un terzo annullato, oltre che primatista di dribbling in serie A. Nonostante il gran gol di Napoli, Sottil rinuncia nuovamente a Samardzic (marcatore anche dell'unica altra rete dei friulani prima di oggi), preferendogli Pereyra, all'esordio stagionale dal primo minuto e di nuovo con la fascia da capitano. Davanti, ad affiancare Lucca, sceglie Success a scapito di Thauvin. Gilardino fa i conti con le defezioni di Strootman e Badelj e affida la regia a Frendrup, per innescare la collaudata coppia Retegui-Gudmundsson che ha fatto ammattire la Roma.
Le squadre si studiano per lunghissimi minuti senza provare alcuna conclusione e così, a rompere l'equilibrio, ci pensa Silvestri al 14' con un passaggio folle, un filtrante al centro che serve il liberissimo Frendrup: il centrocampista pesca Gudmundsson al limite dell'area. L'islandese fa partire una fiondata sotto la traversa per il vantaggio ospite. Il match è stappato e dopo soli 2' Pereyra calcia a botta sicura da dentro l'area, ma Vasquez si immola ed evita il pareggio immediato. Per la prima rete stagionale al Friuli bisogna aspettare pochi minuti: al 23' Lucca sbraccia e sbilancia Vasquez, la palla termina sui piedi di Habs che serve inavvertitamente proprio la torre bianconera: la staffilata di prima brucia Martinez, che non ci sta e viene ammonito per proteste giudicando fallosa la spinta dell'autore della rete. Il Var però conferma la decisione del campo di Mariani. A ogni attacco c'è un'azione pericolosa, così al 27' il Genoa tornerebbe in vantaggio, ancora con Gudmundsson, ma anche stavolta il Var arride ai padroni di casa: prima del tiro c'era un fuorigioco di Habs, nello sviluppo dell'azione, ben prima che la manovra si facesse pericolosa.
Nessun problema: la rete, stavolta regolare, arriva al 41': Malinovskyi con un tracciante di 50 metri lancia Retegui nello spazio. Il bomber della nazionale italiana libera Gudmundsson che porta a spasso Kristensen e scarica di prepotenza di nuovo sotto la traversa: questa volta Silvestri non può fare nulla. Sottil lascia negli spogliatoi un acciaccato Kamara per Zemura ma i friulani non riescono a scuotersi, salvo un colpo di testa sbilenco del solito Lucca. Al quarto d'ora il tecnico di casa getta nella mischia Samardzic e Thauvin, per innalzare il tasso tecnico. Subito dopo fuori anche il regista Walace per fare spazio a Payero. I bianconeri alzano il baricentro ma non riescono a essere pericolosi. E' anzi il Genoa in ripartenza che conclude, al 30', con il solito Gudmunsson che chiama Silvestri a una ribattuta non facile. Gilardino inserisce Puscas e Messias per far rifiatare Habs e Retegui, mentre il canovaccio degli uomini di Sottil è il medesimo: palla lunga a Lucca (alla fine i cross saranno 20) che lotta con tutti ma sotto porta non riesce a trovare la zampata vincente.
L'ultima carta per i friulani è Joao Ferreira inserito per garantire spinta da dietro. Ma è ancora il Grifone a rendersi pericoloso proprio con Messias, che cerca di sorprendere Silvestri sul primo palo dopo essersi liberato d'astuzia sulla destra. Gilardino rinforza gli ormeggi con il difensore Matturro al posto di Gudmunsson. L'Udinese attacca con rabbia e, nel primo minuto di recupero, trova il pareggio: corner del solito Samardzic, Martinez esce a farfalle e Matturro insacca incredibilmente nella propria porta di testa. A qualche istante dal triplice fischio i friulani restano in 10 per un rosso diretto a Lovric che interrompe un contropiede con un grave fallo di gioco. C'è ancora il tempo per una mischia furibonda in area friulana, ma nessuno dei genoani trova il tap-in vincente.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it