(ANSA) - ROMA, 19 OTT - "Ciò a cui stiamo assistendo in
questo momento è una vera catastrofe umanitaria, al di là delle
bandiere e delle religioni. Noi come sportivi, persone che hanno
l'opportunità di parlare a tanta gente, abbiamo il dovere di
mandare un messaggio di pace, per far sì che possa terminare
prima possibile, che i bambini possano tornare ad abbracciare i
loro genitori e che in questa regione del mondo, ma un po' in
tutto il mondo, ci possa essere un po' più di pace e di
tranquillità rispetto a quello che stiamo vedendo in questi
giorni": così l'allenatore del Nizza, l'italiano Francesco
Farioli, dopo che ieri il club ha sospeso il giocatore Youcef
Atal preso di mira da un'indagine preliminare per "apologia di
terrorismo" dopo un post legato al conflitto tra Israele e il
movimento palestinese Hamas.
"Per quanto riguarda la sospensione di Atal - le parole del
tecnico nella conferenza stampa in vista del match con il
Marsiglia - penso che il comunicato del club sia stato molto
chiaro. Youcef è un calciatore a cui tutti vogliamo bene, perché
è un giocatore importante e un ragazzo a cui teniamo molto. Ma
ripeto, come sportivi abbiamo molti diritti ma anche dei doveri.
La scelta e il comunicato della società sono molto chiari. Ci
sono una sospensione e un'indagine in corso, è un atto dovuto
che va oltre l'aspetto sportivo". (ANSA).
Israele:Farioli, da sportivi nostro dovere mandare messaggi pace
Tecnico Nizza dopo sospensione di Atal:'Atto dovuto oltre sport'