Uno-due in tre minuti e Frosinone al tappeto. Il Bologna di Thiago Motta continua il suo percorso di crescita conquistando l'ottavo risultato utile consecutivo e confezionando l'operazione sorpasso sul Frosinone, grazie alle reti di Ferguson e capitan De Silvestri, che mettono in discesa la sfida tra il minuto 19 e il minuto 22 del primo tempo. Nella ripresa gli ospiti accorciano le distanze con un calcio di rigore di Soulè, ma alla fine il 2-1 vale i tre punti per la squadra di Thiago Motta. Il tutto dopo un avvio in cui la squadra di Di Francesco prova a prendere in mano le redini della sfida, sprecando con Oyono la possibile occasione del vantaggio. Il Bologna, invece, cresce alla distanza e quando passa la metà campo crea pericoli a ripetizione: Freuler scalda Turati al minuto 12 e sette minuti più tardi Ferguson conquista palla e va a concludere l'azione che passa da Orsolini, Zirkzee, Freuler e Saelemaekers, il cui tiro cross diventa assist per l'incursione di Ferguson. Bologna in vantaggio con la seconda rete stagionale dello scozzese e il primo assist dell'ex Milan, alla prima da titolare. La banda di Motta non si ferma: tre minuti dopo approfitta dell'errore di Turati, che da solo in area smanaccia un cross di Lykogiannis verso il centro del campo: De Silvestri arriva in corsa e in tuffo, di testa, da fuori area, segna approfittando del portiere ancora a terra.
Alla mezzora è Orsolini a sfiorare il tris, su lancio di Aebischer, bruciando Marchizza: ma Turati mette in angolo la conclusione di destro sul primo palo. Il Frosinone è all'angolo e prova la reazione, ma su Cheddira e Mazzitelli è bravo tre volte Skorupski, che neutralizza conclusioni centrali e soprattutto una punizione diretta all'incrocio dal limite del centrocampista di Di Francesco. Nella ripresa il copione della gara però cambia. Il Bologna amministra contando su una fase difensiva reduce da quattro gare senza reti al passivo nelle ultime cinque, e arrivano un paio di errori pesanti di Calafiori e Lykogiannis: sulla prima palla persa, Mazzitelli sfiora l'incrocio dei pali, sulla seconda del greco il contatto Cuni-Beukema che Doveri punisce con il rigore dopo revisione Var: Soulè, con freddezza realizza spiazzando Skorupski. E allora si accende la partita. Il Frosinone, con gli ingressi di Baez e Cuni al posto di Cheddira e Garritano cambia marcia e reclama un altro rigore per contatto Freuler-Okoli al minuto 67, sbilanciandosi all'attacco. Il Bologna risponde con il contropiede De Silvestri, Ferguson, Orsolini, con il numero 7 che spedisce fuori la conclusione, non vedendo al centro Saelemaekers. Anche Thiago corre ai ripari, inserendo Kristiansen e Ndoye per per riequilibrare l'assetto dei suoi, che tornano al tiro proprio con il danese e con Zirkzee prima della mezzora, ritrovando il filo del match. Saelemaekers sfiora il 3-1 con una punizione dal limite, ma il Frosinone è ormai rientrato in partita e ci crede, con Marchizza che spara alto da sviluppi di corner. Nel finale le squadre si allungano: Zirkzee lancia Ndoye in contropiede, ma Turati dice no al mancino in diagonale. I rossoblù non chiudono il match e il Frosinone spera fino alla fine, senza però trovare il guizzo, con Marchizza che si divora una conclusione in mischia in area e Mazzitelli che rimedia il rosso per doppia ammonizione su Zirkzee. Il Bologna grazie alla vittoria si affaccia così ai quartieri medio-alti della classifica.
Salernitana-Cagliari 2-2, succede tutto negli ultimi 15'Incredibile all'Arechi: Salernitana e Cagliari si dividono la posta in palio (2-2) al termine di una partita infinita ma che regala gol ed emozioni soltanto negli ultimi quindici minuti di gioco. Inzaghi, per la sua prima sulla panchina dell'Arechi, rivolta come un calzino la Salernitana, passando al 4-3-2-1 e schierando diverse novità nell'undici iniziale. Tra i pali Costil sostituisce Ochoa; in difesa si rivede Fazio accanto a Gyomber, in mediana Maggiore gioca da play tra Coulibaly e Kastanos e davanti Candreva e Cabral si posizionano alle spalle di Dia. Il Cagliari risponde con il 4-3-1-2 con Mancosu a supporto della coppia Luvumbo-Oristanio. L'avvio di gara lascia ben sperare i 16mila dell'Arechi: la Salernitana la mette tutta sulla 'garra' e nei primi minuti prova a sfruttare soprattutto le corsie esterne. Il problema, però, è sempre nell'area di rigore dove i granata non riescono a sfondare e Scuffet resta inoperoso per tutti i primi 45'. Il Cagliari, invece, gioca una partita d'astuzia, provando a prendere d'infilata la difesa della Salernitana che in un paio di circostanze trema. Al 16' Luvumbo controlla un buon pallone tra Gyomber e Fazio che gli lasciano il tempo di calciare ma Costil è attento.
Dieci minuti dopo l'angolano, lanciato a rete da Mancosu, brucia Fazio e Mazzocchi e batte Costil ma la sua posizione di partenza era irregolare. Scampato il pericolo, la Salernitana riesce a riorganizzarsi ma senza rendersi mai pericolosa. Si va, così, al riposo con le due squadre sullo 0-0. Nella ripresa Ranieri si gioca subito un doppio cambio, inserendo Viola e Zappa. Inzaghi risponde con Martegani e Stewart. Ma la partita resta bloccata fino alla mezzora quando il Cagliari trova il break. Martegani taglia il campo in diagonale palla al piede, Jankto ruba palla e lancia Luvumbo che entra in area e batte Costil. Il gol sveglia la Salernitana che al 41' pareggia con Dia, servito in area da Ikwuemesi. Un minuto dopo il Cagliari trova però il gol del sorpasso: Shomurodov crossa per Viola che tutto solo, di testa, deposita la sfera alle spalle di Costil. Ma nel recupero la Salernitana trova l'episodio che evita il ko: contatto in area tra Viola e Legowski, il Var vede un tocco di mano del centrocampista sardo, che il Cagliari contesta vivacemente, e concede il rigore. Dal dischetto Dia batte Scuffet. All'Arechi termina 2-2: il Cagliari resta ultimo, la Salernitana aggancia l'Empoli un punto più su, per pari che fa scontenti tutti.
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