Calcio

Ancelotti, Bellingham non sembra un ventenne

Tecnico a Uefa.it: 'quando smetto viaggio e torno a Reggiolo'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 06 NOV - "Viaggiare, sicuramente". E tornare a Reggiolo. E' la prospettiva di Carlo Ancelotti per quando finira' di allenare. Lo confessa il tecnico italiano del Real Madrid in un'intervista esclusiva a Uefa.it. Un addio che pero' sembra lontano. E infatti Ancelotti parla soprattutto dell'attualita', a cominciare da Jude Bellingham, astro nascente del calcio europeo.
    "Ha assolutamente superato le aspettative, soprattutto in termini di gol. Ha segnato molto e si sta ambientando benissimo - dice del giovane attaccante inglese del Real - È molto giovane, ma anche molto maturo: ha una personalità e un carattere forti, che lo hanno aiutato a entrare nel Real Madrid con tanta sicurezza. Sì, non sembra un ventenne. Credo che l'esperienza in Germania lo abbia aiutato molto e lo abbia reso ancora più maturo".
    Il rapporto con il Real ("mi ha fatto capire, giorno dopo giorno, che alleno quella che oggi è la più grande squadra di calcio del mondo. È proprio grazie a come si è comportato il club in Coppa Campioni e in Champions"), quello con Arrigo Sacchi ("è stato un innovatore di questo sport e mi ritengo molto fortunato ad averlo incontrato. Dal punto di vista tecnico e metodologico mi ha insegnato molto. Porto con me i suoi insegnamenti ancora oggi"), ma Ancelotti ha parlato anche del dopo calcio: "Viaggero', sicuramente. Ci sono tantissimi posti che non ho mai visto: Australia, Argentina. Avendo più tempo a disposizione, potrò passarlo con la mia famiglia e i miei nipoti: ne ho cinque. Avrò tanto da fare e non mi preoccupo di quello che verrà dopo. Quando giocavo valeva lo stesso: sapevo che avrei trovato qualcosa da fare dopo". Compreso tornare in Italia: "Il posto dove nasci, nonostante l'umidità e le zanzare d'estate, resta sempre il più bello del mondo. Sento davvero che le mie origini sono radicate. Anche se ho viaggiato per il mondo e ho visto posti meravigliosi, le mie origini non potranno mai cambiare. Per me Reggiolo resta il posto più bello del mondo".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it