La Fiorentina torna a vincere in campionato dopo tre sconfitte di fila, il Bologna cade dopo un'imbattibilità che durava da dieci partite: il derby dell'Appennino è finito 2-1 per i viola, a segno Bonaventura con un eurogol e Zirkee su rigore nel primo tempo, Nico Gonzalez a inizio ripresa dal dischetto. Per la squadra di Italiano un successo pesantissimo che le permette di scavalcare gli stessi emiliani e portarsi ad un solo punto dal 4/o posto ricoperto dal Napoli.
L'Atalanta acciuffa un pari in extremis con la prima conclusione nello specchio della porta dell'intera partita al 47' del secondo tempo, impedendo all'Udinese di festeggiare per la prima vittoria casalinga. Della gara in Friuli gli orobici possono salvare solo il punticino rimediato all'ultimo respiro dopo un match sottotono che i bianconeri hanno controllato sempre agevolmente. Cioffi, all'esordio casalingo nella sua seconda avventura a Udine, conferma la formazione che ha violato San Siro, con la sola eccezione di Joao Ferreira, che prende il posto dello squalificato Kabasele. Gasperini, con l'infermeria piena, è costretto a una mini rivoluzione, che parte dall'estremo difensore Carnesecchi (in panchina l'ex Musso) e arriva fino all'attacco, in cui Miranchuk e Muriel rilevano i bomber Scamacca e Lookman. Le due squadre si studiano e bisogna attendere il 20' per la prima emozione del match: Festy prende palla sulla propria trequarti e si lancia in un'azione personale, saltando gli avversari in velocità fino a varcare l'area avversaria, ma nel momento della conclusione incespica. I padroni di casa appaiono più determinati e al 31' conquistano un rigore con un'azione da manuale: Joao Ferreira si invola sulla destra, servito da una pennellata di Pereyra. Carnesecchi, in uscita disperata e forse in ritardo, lo travolge. Rigore netto che Success - preferito da Cioffi proprio a Pereyra, che una settimana fa freddò dal dischetto Maignan - spreca con una conclusione che si stampa sul palo. L'Udinese ci crede ed alza la pressione: al 44' Samardzic lascia partire un magistrale tiro a giro di sinistro che si stampa sulla traversa. Nemmeno il tempo di rammaricarsi che, sull'azione conseguente, Walace recupera la sfera e calcia da trenta metri, centrando Djimsiti, la cui deviazione spiazza Carnesecchi. La prima frazione si chiude senza un solo tiro in porta dell'Atalanta. Per questo Gasperini lascia negli spogliatoi il fischiatissimo ex Muriel e Pasalic, gettando nella mischia Lookman e Scamacca. Il copione non cambia e al 3' Zemura ha una ghiotta opportunità per raddoppiare, sfruttando un indecisione di Hateboer, ma sul suo diagonale di sinistro Carnesecchi si supera e respinge di piedi. La partita è a senso unico e al 15' Pereyra si libera al limite dell'area e conclude a giro: Carnesecchi fa un miracolo e devia in angolo con la punta delle dita. La Dea dà segni di vita con Scamacca, che si invola solitario verso l'area ma viene rimontato e, soprattutto, con Lookman che, al 20', ha la palla del pareggio: spizzata di testa di Scamacca ma l'attaccante orobico da due passi spedisce fuori una difficile deviazione al volo. Gasperini inserisce anche Zortea e Holm per cercare una spinta sulle fasce, in cui Festy e Zemura la fanno da padroni. Cioffi risponde rinforzando gli ormeggi con Lovric e Kristensen per un ottimo Payero e un esausto Joao Ferreira. L'Atalanta perde anche il neo entrato Holm per infortunio, sostituito da Zappacosta, mentre Cioffi sceglie Lucca e Thauvin per tenere la palla lontana dalla propria area, escono Samardzic e Success. Come un fulmine a ciel sereno, al 47' gli ospiti trovano il pareggio con Ederson che di testa si inserisce da dietro e brucia Silvestri ammutolendo lo stadio Friuli, che già pregustava i primi tre punti interni della stagione.
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