Sei mesi e sei giorni dopo le lacrime di San Siro nella sera del suo addio al calcio giocato, Zlatan Ibrahimovic torna al Milan. Lo fa in una nuova veste, quella di 'senior advisor' della proprietà, Redbird Capital, e del management rossonero.
Senza gli scarpini ai piedi e l'odore dell'erba del Meazza, senza il boato della Curva Sud e l'adrenalina dei big match ma riassaporando il profumo di casa, proprio nei giorni in cui Pioli e la squadra si giocano una bella fetta di stagione. "Il mio amore per i rossoneri - racconta Zlatan - non avrà mai fine e l'opportunità di far parte del loro futuro in modo significativo è qualcosa che avrei solo potuto sognare. Per me e la mia famiglia, questo è davvero un ritorno a casa, nel caro club dove ho concluso la mia carriera da giocatore e ora sto iniziando il mio prossimo capitolo".
Dopo settimane di colloqui, confronti, incontri, scelte a lungo ponderate, finalmente arriva un po' di chiarezza sul nuovo ruolo di Ibrahimovic al Milan. Zlatan non ha una carica specifica, non entra nell'organigramma del club rossonero, ma avrà compiti largamente operativi e sarà consulente dell'ad Furlani e del presidente Scaroni. Avrà un ruolo "attivo nelle operazioni sportive e commerciali del club" contribuendo "a rafforzarne la cultura vincente". "Il suo mandato - si legge nel comunicato - includerà lo sviluppo dei giocatori e la formazione per alte prestazioni, la promozione del marchio globale e degli interessi commerciali del Milan, incluso il nuovo stadio".
Parole che sembrano descrivere incarichi a 360 gradi, largamente operativi, quasi ricalcando le orme di Paolo Maldini, ex direttore dell'area tecnica rossonera. Almeno per il momento Ibrahimovic non sembra essere tornato per diventare l'uomo immagine del club, il semplice 'ambassador', bensì un advisor attivo concretamente nella realtà della società rossonera. "Portare un leader come Ibra nella dirigenza Milan come consulente sottolinea il nostro impegno per il futuro successo del nostro club a beneficio dei nostri giocatori e dei nostri tifosi", conferma anche Furlani parlando appunto di ingresso dello svedese nel management del club. Se e quanto sarà coinvolto nelle scelte societarie, dal calciomercato agli aspetti prettamente sportivi, lo si capirà con il tempo. Per ora la dirigenza del Milan accoglie con soddisfazione il ritorno dell'ex campione svedese. "Il rispetto che Zlatan ha suscitato come giocatore, la sua presenza globale tra i fan di questo sport - dice il numero uno di RedBird Gerry Cardinale - e le sue diverse competenze come imprenditore sono una combinazione potente sia per AC Milan che per RedBird". La collaborazione con la proprietà statunitense si estenderà ad ogni ambito dallo sport, media e intrattenimento, come già accaduto con altri "atleti e artisti di grande successo a livello mondiale che sono in grado di prosperare nell'ecosistema RedBird" spiega Cardinale. È l'inizio della terza vita in rossonero di Ibrahimovic, senza gli scarpini ma sempre da grande protagonista.
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