Calcio

Coppa Italia: la Roma trema ma va ai quarti, ora la Lazio

Brivido Cremonese, poi Lukaku e rigore di Dybala tra le proteste. Mourinho: 'Non so come arriveremo al derby ma siamo uniti'

Redazione Ansa

La Roma trema ancora con la Cremonese, rincorre ma alla fine esulta. Vince 2-1 in rimonta contro la squadra lombarda di B, che l'anno scorso l'aveva eliminata, e conquista i quarti di finale della Coppa Italia, regalandosi così la sfida contro la Lazio il prossimo 10 gennaio.

Ma all'Olimpico non è mancata la paura perché per 70 minuti la squadra di Mourinho è stata eliminata dai lombardi, salvo poi trovare l'ennesima reazione nei 15 minuti finali della partita. Prima Lukaku, poi Dybala sun rigore contestato dagli avversari rispondono alla rete di Tsadjout nel primo tempo, scacciando l'incubo di un film già visto.

In vantaggio va la Cremonese con l'unica vera occasione creata. I capitolini sbagliano in uscita, consegnando a Tsadjout la rete dello 0-1 che gela l'Olimpico, sold out per la quarantacinquesima volta nell'era Mourinho. All'intervallo, dunque, i giallorossi si ritrovano costretti a rincorrere dopo 45 minuti passati in rassegna soprattutto per la tanta aggressività delle due squadre.

Dopo venti minuti Pairetto aveva già ammonito 4 calciatori di Stroppa (Castagnetti, Ghiglione, Antov e Ravanelli), per chiudere la prima frazione di gioco con il totale di sei gialli, aggiungendosi quelli di Llorente e Celik.

I rimpianti in casa Roma, poi, sono anche per le occasioni sprecate, in particolare l'uno-due non sfruttato al 29', quando Belotti si lascia parare il tap in ravvicinato da Jungdal, fortunato invece sulla sua ribattuta vista la traversa colpita da Pellegrini. 

 

Nella ripresa Mourinho stravolge tutto: entrano Dybala, Zalewski e Kristensen, per Belotti, Celik e Llorente. La Roma passa alla difesa a quattro, ma in campo non ha più centrali di ruolo, mentre Stroppa risponde con gli ingressi di Mayer e Bianchetti al posto di Ghiglione e Tuia. La Cremonese soffre la pressione giallorossa che prima di trovare la rete del pari con Lukaku produce anche il palo di El Shaarawy. L'1-1 di Big Rom, infatti, arriva a quindici dalla fine, quando Mourinho in campo manda anche Azmoun facendo saltare ogni schema tattico.

Il finale di partita è un assalto all'arma bianca dei padroni di casa che si concretizza con il rigore procuratosi da Spinazzola dopo il fallo di Sernicola. Al Var controllano la chiamata di Pairetto e la confermano, dal dischetto va Dybala che non sbaglia, segnando il 2-1 e regalando alla squadra i quarti di finale contro la Lazio.

Ma in attesa del derby, Tiago Pinto sta cercando di lavorare per regalare a Mourinho il centrale che serve alla rosa giallorossa. Nelle ultime ore alla lista dei calciatori seguiti dalla Roma c'è anche quello di Dean Huisen della Juventus. Il sondaggio della Roma, quando il calciatore ormai sembrava diretto in prestito al Frosinone, ha cambiato le carte in tavola. Ma servirà ancora tempo per questo con l'Atalanta e con la Lazio toccherà sempre a Cristante fare il centrale nella linea dei tre, per la quale Mourinho recuperera' Mancini.

   

Mourinho: 'Non so come arriveremo al derby ma siamo uniti'

"Non so come arriveremo al derby. Domenica avremo una partita importantissima, siamo questi ma siamo uniti". Lo ha detto José Mourinho commentando la vittoria per 2-1 contro la Cremonese che regala alla Roma i quarti di finale contro la Lazio il prossimo 10 gennaio.

"Se Lukaku deve giocare difensore centrale lo farà, andiamo con tutto quello che abbiamo rispettando il club e i tifosi. Prima della Lazio c'è l'Atalanta - ha aggiunto - Azmoun andrà via la prossima settimana, Mancini è infortunato e diffidato, anche Cristante e Paredes sono diffidati. Non so come arriveremo al derby, ma daremo tutto per tutti, anche per i tifosi".

Poi sulla rimonta di questa sera ha concluso: "Bisogna avere rispetto per le nostre difficoltà, per tutto quello che noi diamo. Non penso che nessuna squadra in Italia abbia vinto una partita senza un unico difensore centrale, magari sì ma è difficile. Siamo tutti uniti e diamo sempre il massimo. Sono contento, ma è dura così. È stato un rischio enorme, ma dovevamo prenderlo. Quando non si hanno difensori centrali è meglio giocare a 3, quando siamo passati a 4 i centrali erano Cristante e Kristensen".

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