Calcio

Insulti a Maignan: individuato un primo tifoso, ha ripetuto 'negro di m..' 12 volte

Il ministro dell'Interno Piantedosi: 'Sanzione sportiva importante, ma non esaurisce il problema'

Redazione Ansa

Ha ripetuto per 12 volte "negro di m...'. E' la prima delle persone individuate dalla polizia di Stato ad aver offeso il portiere del Milan Maignan. Si tratta di un uomo di 46 anni della provincia di Udine, già conosciuto dalle forze dell'ordine e nei cui confronti il questore Alfredo D'Agostino ha emesso un Daspo della durata di 5 anni. E' stato denunciato in stato di libertà. Gli accertamenti della polizia sono stati rapidissimi. Il personale specializzato della Questura ha ricevuto le immagini delle telecamere dello stadio Bluenergy e della produzione televisiva attorno alle 11 di stamani. Gli esperti si sono messi al lavoro e in poche ore hanno individuato e identificato il primo tifoso che ha urlato espressioni razziste. Approfondimenti sono in corso anche su altre due persone che si trovavano in un settore, sempre alle spalle della porta, ma leggermente discosti dal tifoso individuato.

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Il portiere Maignan

 

Gli insulti al portiere del Milan Maignan a Udine rappresentano "un episodio esecrabile dal quale va presa una netta distanza". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a Campobasso sottolineando che "la sanzione sportiva è importante ma non esaurisce il problema". E' necessaria, dice infatti il titolare del Viminale, "una riflessione" con il ministro Abodi, per "una ripresa in considerazione del tema". "Confido - conclude Piantedosi - che attraverso le immagini delle telecamere "si possa arrivare a individuare" i responsabili degli insulti, "perché è giusto che siano chiamati a rispondere personalmente".

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Inserire didascalia

 

"L'eventuale Daspo delle autorità giudiziarie ha una durata limitata, noi invece lavoreremo per escludere a vita questi razzisti dallo stadio". Lo ha reso noto il direttore generale dell'Udinese, Franco Collavino, in merito ai responsabili degli insulti a Mike Maignan, sabato sera. "Siamo convinti che si tratti di non più di due o tre persone - ha precisato -. Non ci sono stati cori: ce lo hanno confermato sia l'arbitro, sia la Procura federale. In ogni caso, non importa il numero: fosse anche uno soltanto, resta una cosa gravissima".

"Al Bluenergy Stadium, tra interno ed esterno, ci sono oltre 300 telecamere - ha aggiunto Collavino - nelle prossime ore contiamo di circoscrivere la situazione alla porzione di curva appena dietro la porta, disponiamo anche di audio". Passaggio finale sulla società e sulla tifoseria: "Noi siamo da sempre multirazziali e multietnici. Dopo la sentenza Bosman, l'Udinese si è caratterizzata per allestire una squadra con calciatori di nazionalità diverse e per questo siamo stati anche criticati. Siamo un esempio di inclusione e tolleranza e anche la regione Friuli Venezia Giulia ha manifestato questi principi". 

 

 

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