La procura federale della Figc è pronta a stringere i tempi per vederci chiaro sul caos Acerbi-Jesus. Da una parte le accuse del centrale del Napoli di aver ricevuto insulti razzisti dal collega nerazzurro durante Inter-Napoli, dall'altra la difesa del giocatore di Simone Inzaghi che ritiene di non esser caduto in alcun atteggiamento o insulto discriminatorio.
Il giudice sportivo ha richiesto un supplemento d'indagine che sarà fornito dal procuratore Chiné che entro la settimana vuole chiudere la pratica affinché si possa arrivare a una decisione, stabilendo dove sia la verità. Cruciali saranno le deposizioni dei due calciatori, intorno alle quali vige massima segretezza. Una cosa, intanto, è certa sia Acerbi che Jesus oggi hanno ripreso ad allenarsi nei rispettivi centri sportivi.
Entrambe le audizioni dovrebbero essere programmate da remoto per la giornata di domani in uno scenario che però può cambiare da un secondo all'altro. Il centrale dell'Inter dovrebbe collegarsi con la procura dalla Pinetina insieme a un ispettore federale a garanzia della deposizione e lo stesso accadrà per il calciatore azzurro, ma da Napoli.
Nel frattempo la procura ha già acquisito le immagini per la prova tv e non è escluso che Chiné possa sentire anche il direttore di gara del match, Federico La Penna. Nelle rispettive audizioni i due giocatori manterranno le proprie posizioni già esternate pubblicamente con Acerbi che punta sul presunto misundersting di campo.
A decidere sarà poi il Giudice Sportivo la prossima settimana dopo la relazione della procura federale, ma se fosse confermato l'insulto razzista il difensore nerazzurro rischierebbe almeno dieci giornate di squalifica come previsto dall'articolo 28 comma 2 del Codice di Giustizia sportiva. Dunque sono ore di attesa in casa Inter che ha tenuto a colloquio anche il suo giocatore dopo che è stato costretto a lasciare il ritiro della Nazionale.
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