Calcio

Euro '24, Spalletti: 'L'Italia è di tutti, dobbiamo esserne degni'

Al via il raduno europeo. 'Fagioli è qui per scelta tecnica'

Redazione Ansa

'L'azzurro ci unisce sempre' è lo slogan che accompagna l'inizio del raduno dell'Italia a Coverciano con vista sugli Europei che scatteranno il 14 giugno in Germania.

Lì sarà chiamata a difendere il titolo conquistato a Wembley nel 2021, facendo una promessa a tutti i tifosi: "Dovremo dimostrare di essere degni di vestire questa maglia, della fortuna che ci è toccata, dovremo avere dentro tutte quelle cose bellissime che gli italiani provano per noi".

Luciano Spalletti prima della conferenza stampa in Aula Magna iniziata con ritardo e terminata dopo 52 minuti ha voluto salutare e stringere le mani a tutti i cronisti presenti. Visibilmente carico ma soprattutto emozionato. "Vogliamo far sentire tutti importanti e partecipi della festa sportiva che andremo a vivere, già mi batte il cuore al pensiero, non so mai stato ad un Europeo, mi intriga che andremo a confrontarci con il meglio del calcio continentale, vedremo se saremo in grado di meritare ciò che ci attribuisce la gente, l'affetto, le aspettative, questo dovrà trasmetterci ancora più forza".

Prima ancora delle scelte, delle esclusioni, dei moduli per il ct contano le emozioni, i comportamenti, sentire di aver dato tutto, questo ha chiesto ai propri giocatori durante il discorso con cui ha aperto il raduno, questo chiederà ad una Nazionale che appartiene a tutti, con i suoi sogni e le sue aspettative. "Mi basta vedere felice la gente che vive anche di passione per il calcio. Per quanto mi riguarda sono prontissimo, contentissimo, orgogliosissimo, ho organizzato tutto e ringrazio la Federazione che ha accolto tutte le mie richieste - ha proseguito Spalletti - Ora dovremo dare tutto per avere la coscienza a posto e non sentirci in colpa se non vinceremo. Perché magari qualcuno è stato più forte di noi e per questo meriterà i nostri complimenti. Piuttosto ricominceremo a lavorare per migliorare. Dobbiamo promettere di essere degni della nostra fortuna. Facciamo un mestiere con molti privilegi, ora abbiamo la meravigliosa opportunità di moltiplicare le attese e le emozioni di tante persone".

 Insomma, tutti uniti, l'Italia e la sua gente, sperando di rivivere la magia di tre anni fa. Sono 27 i giocatori riuniti da oggi a Coverciano, mancano gli atalantini Scalvini e Scamacca che si aggregheranno dal 3 giugno all'indomani del recupero della gara con la Fiorentina, mancano Zaniolo ("Spero di trovare altri giocatori con le stesse doti") e Acerbi che deve operarsi per pubalgia. E manca chi, come Bonaventura e Locatelli, è stato escluso perché Spalletti ha preferito altri centrocampisti, come Nicolò Fagioli reduce da 7 mesi di squalifica per le scommesse e da due apparizioni nel finale di campionato. "Innanzitutto è una scelta tecnica, lui ha qualità, creatività e fisico che servono nelle partite. Poi sarà il campo a valutare se la scelta sia stata giusta o sbagliata. Dal punto di vista umano, quando ho avuto modo di parlarci, mi ha fatto una buonissima impressione. Se andiamo a vedere i i suoi 'peccati' credo meriti un po' di comprensione. Ha avuto momenti difficili, non riusciva a difendersi alla tentazione". Sul forfait di Acerbi e i 'tagli' per la lista definitiva dei 26 della spedizione europea ha detto: "Perdiamo un giocatore di grande esperienza ma non è detto che le prossime uscite riguarderanno un centrocampista o un attaccante, potrebbero coinvolgere qualsiasi settore, deciderò in base a ciò che ci serve. Di sicuro lasciare qualcuno fuori mi uccide".

 

E' stato così per Bonaventura e Locatelli, "persone e professionisti seri, mi piange il cuore averli lasciati a casa. Ma al di là delle loro indubbie qualità Jack ultimamente l'ho visto con il fiato un po' corto e Manuel è un po' troppo conservativo per dove sta andando il ruolo. Ma entrambi restano nella nostra cerchia. E rimane per adesso capitano Donnarumma". Intanto ha accolto uno Scamacca che ha chiuso la stagione sempre più in crescendo: "Il merito è di Gasperini che con lui ha lavorato tutti i giorni. Io ho bisogno di vedere certi valori che sono le nostre linee guide. Se qualcuno non dà più del massimo lo lascio fuori visto che ci confronteremo con avversari fortissimi. Gianluca rispetto a tempo fa ha trovato continuità, per il resto ha tutto, tecnica, senso del gol, stazza, è solo un po' pigro". L'ultima riflessione è per la cosiddetta stanza dei giochi, un luogo dove riempire i momenti vuoti del raduno europeo. "E' quasi pronta - ha sorriso il ct - Bisogna toglierci la noia di essere benestanti e avere sempre tutto sistemato. Ogni tanto vanno dette certe cose ai propri figli per evitare che prendano vizi sbagliati".



   

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