Calcio

Euro 24: Boban 'Croazia a fine ciclo, ma per Italia non facile'

L'ex Milan 'centrocampo sempre magico, squadra però è sterile'

Redazione Ansa

(ANSA) - ISERLOHN, 22 GIU - La Croazia di oggi con un Luka Modric ormai quasi 39enne e lontana parente della squadra che ha incantato il calcio mondiale negli ultimi quindici anni comunque non deve far dormire sonni tranquilli agli azzurri. L'Italia di Luciano Spalletti lunedì a Lipsia non avrà vita facile per riuscire a passare il turno nonostante abbia a disposizione due risultati su tre. Ne è convinto Zvonimir Boban, ieri asso del Milan e della Nazionale croata, oggi dirigentge sportivo e commentatore a Sky. "La Croazia è quasi a fine ciclo di una generazione che ci ha dato tanto ed ha saputo sempre reagire nei momenti di difficoltà. Questa volta non ha nè l'energia, nè la freschezza solita che ci ha sempre sorpreso. Il carattere credo che ce l'abbia ancora - confida Boban - lo dimostrerà e per l'Italia non sarà facile. Credo che a centrocampo la Croazia terrà il pallino del gioco in mano, quanto creerà questa volta è già un'altra storia. Quella che abbiamo visto nelle prime due partite è una Croazia abbastanza sterile. Diciamo non aveva idea di come attaccare e cosa fare, questo è strano per un centrocampo che è sempre stato magico, adesso vediamo cosa cambierà il nostro allenatore (Zlatko Dalić, ndr), spero cambi bene".
    Poi Boban fa un passo indietro e dice la sua sulla debacle degli azzurri contro la Spagna, soprattutto sul piano del gioco piuttosto che rispetto al risultato. "Per l'Italia è stata una delusione grossa, è stata una dolorosa realtà ai livelli più alti del calcio. Tanti ragazzi non sono riusciti a giocare quel livello lì. L'Italia è stata dominata tecnicamente e fisicamente, ma quello che mi ha più sorpreso è che nel momento di difficoltà devi far vedere la personalità e anche quella è mancata. Comunque - conclude l'ex campione croato - la personalità a quei livelli arriva anche con la qualità che hai, pochi a quei livelli riescono a dimostrarla. Bisogna rinquadrare la squadra e fare quello che si può fare, avere più equilibrio e cercare di fare certi accorgimenti. Spero di no per la mia Croazia, ma credo che Spalletti li troverà perché è un grandissimo allenatore e io lo adoro". (ANSA).
   

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