Calcio

Giannini lancia la Football Academy, "il talento va curato"

Il progetto dell'ex calciatore per aiutare i giovani ad emergere

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 02 LUG - Un progetto nato per coltivare il talento dando la possibilità ai giovani calciatori di diventare le stelle del futuro e, magari, anche della Nazionale. Questo l'obiettivo della "Football Academy G.Giannini", scuola calcio fondata da Giuseppe Giannini, icona della Roma e della Nazionale protagonista a Italia '90, per i bambini nati dal 2012 al 2019.
    "Ormai da anni mi sto dedicando ai giovani. I talenti ci sono, e anche tanti. Vanno seguiti e aiutati a tirar fuori tutti quello che hanno. Spesso non siamo all'altezza di accompagnare questi giovani alla crescita", le parole di Giannini.
    Il campo da calcio principale sarà lo stadio "Domenico Fiore" di Marino, in provincia di Roma. Saranno tante le iniziative della "Football Academy G. Giannini": dai camp itineranti ai clinic con ex calciatori fino agli stage di formazione per tutti gli addetti ai lavori. "Credo che curare più il talento che la tattica sia logico. Io sono riuscito ad arrivare a giocare ai massimi livelli in un periodo dove gli allenatori, come Liedholm, Eriksson, Mazzone e tutti gli altri, mi hanno aiutato a tirare fuori quello che avevo dentro migliorandomi, consigliando e giocando senza quella tensione che gioca brutti scherzi. Serve una scuola calcio che sappia gestire e seguire il gesto tecnico, i giocatori più talentuosi devono essere incitati a dribblare", la ricetta di Giannini per rilanciare il talento nel calcio italiano.
    Tecnica ma anche personalità, proprio quella che è mancata all'Italia all'Europeo in Germania. "Ho avuto l'impressione che sia mancato lo spessore, il carisma. E' stato quello il fattore determinante. In alcune manifestazioni, come l'Europeo, devi avere quella personalità che nei nostri calciatori non si è vista. E' vero anche che se analizziamo bene le cose i nostri calciatori non è che siano i protagonisti assoluti nei loro club. Forse solo Donnarumma lo è", le sue parole. L'obiettivo per il futuro, quindi, "è quello di vedere i ragazzi diventare professionisti. In nazionale arrivano in pochi, ma vedere un mio allievo, tra 5 o 6 anni, che riesce a giocare nei grandi stadi sarebbe un motivo di grande soddisfazione", conclude. (ANSA).
   

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