Calcio

Un Verona cinico batte il Genoa al Ferraris

Finisce 2-0, decidono le reti di Tchatchoua e Tengstedt

Genoa-Hellas Verona

Redazione Ansa

 Il Verona colpisce al momento giusto, sono due sberle che fanno la differenza proprio quando il Genoa abbassa la guardia. Esultano i ragazzi di Zanetti, un errore di Gollini e il tocco di mano del norvegese Thorsby sono la gioia di Tchatchoua e Tengstedt. Il primo anticipa tutta la difesa rossoblù, il secondo non sbaglia dal dischetto. Finisce 2-0. Meglio il Grifone in apertura dei giochi, c'è la ferocia giusta. E' quello che chiedeva Gilardino alla vigilia. I rossoblù alzano gradualmente la pressione, così tolgono idee e respiro ai boys di Zanetti. Non c'è una mattonella libera, la prima mezz'ora è una sinfonia genoana. 

LA CRONACA DELLA PARTITA

 Doppio squillo al 15', Messias viene murato da un difensore avversario e poi Vitinha mette a lato di poco. Poi al 23' sponda di testa da parte di De Winter ma Suslov spazza via prima del tocco, probabilmente, letale di Vitinha. Avviso ai naviganti, il Genoa c'è, si vede e spinge con la quinta marcia inserita. Al 28' soltanto la traversa può disinnescare un'azione da videogame del Genoa. Vasquez ruba palla sulla trequarti, allarga per Sabelli che gli serve un assist magistrale ma la legnata fa tremare soltanto la porta di Montipò. Cercasi il Verona, prova a ripartire in contropiede. Finalmente trova il corridoio giusto quando al 33' Suslov appoggia lateralmente per Harroui ma Gollini tira giù la saracinesca con puntualità. I veneti poi rischiano tantissimo quando in pieno recupero Harroui commette un brutto fallo su Vogliacco, prima l'ammonizione e poi il controllo del Var, ma il cartellino rosso resta nel taccuino di Ayroldi. 

 

 Si riparte con la giocata dopo 6' minuti di Messias, roba da giocolieri con un 'sombrero' su Coppola e poi un'autostrada fino a Montipò ma il tocco del genoano finisce a lato di pochissimo.
Poi c'è la svolta, il Verona coglie l'attimo giusto dopo uno svarione di Gollini sul cross di Lazovic. E' una smanacciata che favorisce la zampata di Tchatchoua al 10'. E' un concentrato di cinismo, vado e colpisco. Dietro l'angolo c'è poi il bis quando al 19' la mano galeotta del nuovo entrato Thorsby intercetta una sponda di Dawidowicz. Nessun dubbio, l'arbitro indica il dischetto: l'esecuzione di Tengstedt è una sentenza. Il Verona vola sulla corsia di sorpasso, il Genoa rincorre. Ci mette il cuore ma laggiù sul traguardo ci sono i veneti che festeggiano. 

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